CAPITOLO III.
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Spesso, come appunto nel caso nostro, si aggiunsero nelle città latine nuove colonizzazioni militari di veterani, di natura tanto diversa dalle precedenti. Teodoro Mommsen, rilevando nella sua storia monumentale ed artistica e ne' suoi studii sulla costituzione romana tutta l'importanza della Federazione latina nel consolidamento dell' impero di Roma, la paragonò più volte ad una muraglia inespugnabile, contro cui batterono invano Pirro, Annibale e da ultimo i federati italici.
Poiché Atri fu, almeno, una trentesima parte di questa muraglia, non ostante la penuria delle notizie particolari degli scrittori antichi abbarbagliati dal sole di Roma, conveniva trattare con qualche larghezza questo periodo di storia romano-latina. Ora invece che l'uniformità ha tolto agli avvenimenti ogni aspetto particolare e Roma si avvia alla monarchia, necessariamente il nostro racconto diverrà meno concatenato per rispetto alla storia generale, la quale verremo solo toccando qua e là in quanto possa illuminare quella della nostra città, nei pochi casi che di questa ci sarà dato ancora rintracciare qualche segno fino agli albori del medio-evo.
CAPITOLO V.
Cenni topografici e demografici della colonia latina.
I. Territorio e popolazione. — Dell'estensione territoriale e dei confini della repubblica atriana già dicemmo in principio, allorché parlammo dell'emigrazione picena. Tuttavia non è un fuor d'opera ritornare sull'argomento appena accennato, ed approfondirlo. Anzi il luogo ne è proprio qui, volendo mantenere il naturale ordine cronologico dei dati storici a seconda del tempo cui questi si riferiscono. Nell'età preistorica e sugi' incerti bagliori della storia potevamo sol-tante dire della tendenza e dell'origine vaga ed incerta dell'occupazione territoriale, la quale si fa completa nel periodo
sorhicchio. 11*