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HATRIA = ATRI

Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma , 1911, pagine 324

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   LIBRO III - H ATRI A SOCIA DI ROMA
   vola di Peutinger il Salino è chiamato Saturnini, il Piomba Co marna. Il curioso poi si è che confrontando le tavole peu-tingeriane e l'itinerario d'Antonino lo stesso Mommsen pone la distanza giusta di quindici miglia fra Castronovo ed Atri : 1 quella poi di diciotto miglia, se è soverchia tra Castronovo e la foce del Vomano, è manchevole tra quello e il Salino. Si rammenti sempre che la strada sulla tavola non è litoranea, ma s'interna e sale fino a Penne.
   Chiedo venia al lettore se per una volta tanto mi sono lasciato andare a derogare dal mio proposito di non intralciare il racconto con discussioni e critiche. Ma l'autorità dell' uomo voleva che io rettificassi errori inevitabili nei dettagli di un' opera di tanta mole come la sua, ma nello stesso tempo facili ad essere accolti sotto 1' egida del suo gran nome.
   All'estensione della pertica atriana fin sotto i piedi del Gran Sasso, già asserita dal Mommsen (ivi), i ritrovamenti archeologici aggiungono ogni giorno nuove prove. Alcune arette fittili con rappresentazioni di amazzoni combattenti, dal lungo chitone, identiche per tecnica, per impasto, per simbolismo, ritrovate a Bacucco e ad Atri, fermarono l'attenzione dei professori Barnabei e Brizio,2 i quali, verificata l'analogia con altri consimili arette rinvenute in Roma sull'Esqui-lino, attribuirono l'importazione del rito funebre, figurato nelle Amazzoni, ai coloni latini di Hatria del ih secolo a. C. « Il soggetto - dice il Brizio - è trattato in una maniera così « identica, anche nei particolari, che non si può a meno di « pensare a due prodotti di una medesima fabbrica, la quale « probabilmente esisteva in Adria stessa ».
   Il Barnabei, che è cittadino dell'antico agro, fa in proposito più utili osservazioni pel nostro argomento dei confini, raffermando quanto si trovava di aver già detto ed illustrato
   1 Cfr. Corp. Inscr. Lat., IX, pp. 204 e 479; Peksichetti N., Viaggio archeologico .mila. Via Salaria. Roma, Lincei, 1893, pag. 25.
   2 Notizie degli scavi, a. 1896.