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HATRIA = ATRI

Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma , 1911, pagine 324

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   LIBRO III - H ATRI A SOCIA DI ROMA
   « piccola estensione, e vi durò il concorso del popolo fino alla « età inoltrata dell' impero. Senza dire dei simulacri d'animali « e delle statuette fittili, che, secondo mi fu affermato in Cer-« migliano, i contadini di quando in quando vi scoprirono, « statuette che appartengono alla stipe votiva del sacro luogo. « Non un' edicola dunque, ma un grande santuario doveva « sorgere sulla cima di Monte Giove ... E che la cosa fosse « stata veramente così, viene confermato da un documento « epigrafico pregevolissimo ». Questo è la terza lapide per ordine di tempo, e contiene la dedica al console Fabio Paolo Massimo, patrono della colonia. « Contenendo infatti (l'epi-« grafe) un attestato di onore e di riconoscenza a colui del « cui patrocinio la colonia godeva (patrono coloniae), è chiaro « che non sarebbe stato collocato quel monumento in sito ove « con la maggiore pubblicità non avesse potuto avere la so-« lennità maggiore. E poiché il monumento medesimo, non « in nome di vicani o pagani, ma in nome dell' intiera co-« Ionia fu posto, ne deriva che il luogo dove fu innalzato « fosse stato il vero centro religioso e politico della colonia « stessa »... (Barnabei).
   La seconda lapide è un cippo miliario, di cui ci occuperemo trattando della via Salaria.
   IV. Vici. — Registriamo i titoli epigrafici scoperti qua e là per l'agro atriano: essi a questo tempo si riferiscono, e sono la prova più certa dell'esistenza di vici e pagi nella località dove furono rinvenuti, quando parlano di magistrati vicani.
   Castelli. — Un' epigrafe votiva di uno... AVIA o RANIA C. F... ORIAE... LM {Corp. Inscr. Lat., additarnenta, 11. 5046).
   Oì 'nano. — Epigrafe « in lettere antiche, come P aperta e quasi quadrata e coi punti così come li diedi (X) {Corp. Inscr. Lat., 11. 5048). » Si nominano un Tenius T. F., un Babi-denius C. F. ed un Vetedius T. F., maestri vicani del luogo.