CAPITOLO I.
Durante le guerre civili
(665 d. R. = 89 a. C.) — (727 d, K. = 27 a. C.)
I. Mario e Silla - Spartaco e Catilina - I Fami atriani. — La guerra italica fu il vaso di Pandora, da cui uscirono i germi delle discordie che condussero la Repubblica al suo estremo decadimento ed al sorgere dell' Impero. Quanta e quale eco ebbero in Atri tutte quelle perturbazioni e guerre fratricide, che dilaniarono Roma e l'Italia negli ultimi de-cennii della vecchia èra pagana, possiamo solo intuire ed immaginare.
Nella guerra tra Mario e Siila, nella successiva di Cinna, i Pompei padre e figlio, ossia Strabone ed il Magno, che, oriundi di Fermo ed ivi accentrati, dominavano completamente il Piceno, tennero questo agitato, facendovi grandi leve e costringendo le cittadinanze a dichiararsi del loro partito. In tali trambusti Atri dovette avere la sua parte, per quanto il campo d' azione dei Pompei fosse specialmente più a nord. Ma Pompeo Magno fu certo nei nostri luoghi col grande esercito che aveva radunato in favore di Silla, allorché scese pei Marsi incontro a questi, che veniva dall'Apulia (671 d. R. = 83 a. C.). Se gli atteggiamenti de' suoi più cospicui cittadini fossero prova della condotta dell' intera città, ne avremmo a dovizia per giudicare di tale condotta collet-