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LIBRO IV - HATRIA MUNICIPIO E COLONIA ROMANA
Altre, sparse qua è là per i periodici d'archeologia, massime sulle Notizie degli scavi edite dal Ministero della Pubblica Istruzione, furono pubblicate da Domenico de Guidobaldi, da Felice Barnabei, da Edoardo Brizio e da altri. Le raccolte del Grutero e degli altri furono riassunte dal Mommsen. In un simile argomento, del resto, nonostante la rovina e il deturpamento degli uomini ignari, non può mai porsi la parola fine, poiché la terra rimossa dai detriti dei secoli in località storica come Atri può darci sempre nuove e gradite sorprese. Nonostante, da quanto finora si conosce e limitatamente al nostro soggetto dell' organismo dell' antico municipio, ricaviamo sufficiente lume.
L' assemblea degli ottimati, da cui emanava ogni potere, è detta romanamente Senato (come è anche in Livio là dove narra la defezione di alcune e la fedeltà delle altre colonie latine nella guerra d'Annibale) in una lapide sepolcrale « con punti quadrati e lettere vetuste di forma peculiare » (Mommsen Corp. Inscr. Lat., n. 5019). Essa, anche pel contenuto ortografico, può rimontare al v secolo d. R., quando Atri entrò nella federazione latina, e dice così : C. Sanguri. C. F. L. Gargoni. L. F. Q. Sacellum. d. s. s. saepiundum . con-raverunt; ossia: per sentenza del senato (d. s. s.) (i duoviri) ordinarono la sacra sepoltura di Caio Sanguro, figlio di Caio e di Lucio Gargoni, figlio di Lucio, Questori.
Ma i senatori diventano decurioni nell' iscrizione che può ascriversi allo spirare della Repubblica e riferiscesi ad un C. Vitali e della quale tratteremo or ora. Nei due vocaboli è 1' indice della diversa condizione dei tempi e dello stato politico della nostra città. Occorreva oggi una maggiore mo-
C • SANGVRI • C • F • L GARGONI-L-F-SACELLVM • D • S • S
SAEPIVNDVM
COVRAVERVNT