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LIBRO IV - HATRIA MUNICIPIO E COLONIA ROMANA
nerio (Corp. Iscr. Lai., n. 5020), che forse prese il nome dalla colonia, come soleva accadere, non può ascriversi a prima di questo tempo, in causa dell' ufficio di maestro augustale.
VENERIVS COL- L- FELIX MAG • AVG • SIBI ET • PLATORIAE • APRVLLAE CONIVGI • ET • SVIS V-F IN F • P • XXX IN AGR • P • LXXXV
Alcuni avvenimenti del tempo di Tiberio potrebbero riguardarci e venire quando che sia meglio illuminati da ulteriori scoperte.
Verso la fine dell'a. 17, Germanico, tolto alle vittorie contro i Germani ed all' amore delle legioni del Reno, e destinato ad infrenar l'Oriente, mosse da Roma per Ancona, dove s'imbarcò per la Dalmazia, onde visitarvi Druso, suo cugino. Di lì navigò a lungo con varia fortuna pel mare Adriatico e poi pel Ionio, prima di muovere per la Grecia e per l'Asia, dove trovò morte proditoria nel suo letto e non sui campi di guerra (a. 19).
La fine di Seiano e quella di Tiberio potrebbe riguardarci per rispetto a Nevio Sertorio Macrone ed a sua moglie Ennia Nevia, che dovevano avere in Atri rapporti di famiglia e di possessi. Ce ne è prova un elegantissimo monumento sepolcrale, che può ascriversi a questo tempo e che fu dedicato dai parenti a P. Naevio primitivo patri et P. Naevio Severo fratri.
Nevio Macrone, nominato di soppiatto da Tiberio al posto divenuto importantissimo ed elevato, tenuto allora da Seiano, e pel quale poteva agognarsi l'Impero, a quello cioè di prefetto dei pretoriani, portossi segretamente in Roma con lettere di Tiberio, le quali, lette in Senato, provocarono la ca-