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Opere Complete
Volume Primo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1912, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   DELLA SCI ENZA DELLE LEGGI 31
   Scuola Storica cioè e la Filosofica: delle quali la prima fa ingiuria alla ragione dell'uomo, tenendo la verità quasi un mero risultamento della storia e l'altra per lo contrario fa torto alla generazione umana tutta intera, reputando per un bel nulla la sapienza di tutti gli uomini che finora son vissuti. E qui non possiamo cessare di dar lode ai nostri Giuristi, i quali in tanta contrarietà di opinioni e di scuole par che sempre tennero la via di mezzo, e non mai si dovrebbe rifinire dal proporli a modelli ai nostri giovani, perchè non si lasciassero trarre in falsi sistemi da alcuni troppo avventati autori di oltremonti. Ei bisogna del continuo avere innanzi dagli occhi il principio, che non si deve mai seguitare veruna scuola per modo da tenere tutte le altre in dispregio, ma che è mestieri in tutte studiare per far tesoro di ciò che vi ha di vero e di buono in ciascuna. Prendi dunque dall'una delle due scuole, di cui testé abbiamo parlato, l'amore per la osservazione e pel ragionamento: prendi dall'altra l'amore per le conoscenze storiche, e verrai a fondare su ferme basi la Filosofia Civile, o sia la scienza prima delle leggi. Or ecco finalmente come si può avere una scienza delle leggi, la quale sarà non men vera e reale, che qualunque altra: perocché l'uomo, la civile società, la proprietà, e le leggi che nascono dalla loro medesima natura, dalle quali le positive non si debbono per alcun patto dipartire, sono obbietti non meno veri e reali, che quelli di cui tratta la fisica, o qualuuque siasi più certa scienza. Se le leggi fossero state studiate in così fatta guisa, avrebbero senza dubbio acquistata quella certezza, che ora non hanno, né più si sentirebbe predicare la loro poca stabilità, quando alcuni si sforzano costituirle sopra gli usi e le costumanze, quando altri s'ingegnano di dar loro per base le oscure e mal definite teoriche del jus naturale, o quando certi finalmente standosi coutenti a metter per principio, che ottime sono quelle leggi che favoreggiano al
   ') Taluno domanderà se si possa concepire e spiegare convenevolmente un buon dritto positivo senza di una buona filosofia, e fin anche bene studiare senza di questa filosofia. Romagnosi. Ann. Univ. di Stat. voi. XXIV.