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GIUSEPPI DEVINCEKZ1
Keouo non potremmo rimanerci dal gloriare grandemente la nostra Amministrazione pubblica, la quale avanza ogni altra di perfezione e di bontà. Questo nondimeno si vuol considerare, che la scienza delle leggi e massime quella della pubblica Amministrazione, come sopra abbiamo fatto osservare, è di molto lontana da quel perfezionamento, che lo stato della civiltà e della filosofia par che richiederebbe.
Ma la pubblica Amministrazione ha ancora contro di se un troppo formidabile nemico, il quale infino attantochè non sarà del tutto debellato non è da sperare che la possa gran fatto perfezionarsi. Credesi comunemente che le sue leggi siano per loro natura quasiché arbitrarie. Ondechè da una parte coloro, i quali dovrebbero fare di molte utili riforme, non fanno se non quando vi son tratti come per forza dagli avvenimenti: e dall'altra molti entrano in offici di amministrazione quasi affatto digiuni delle moltissime conoscenze, che loro sarebbero necessarie, siccome quelli che avvisano la pratica poter esser solo il loro maestro. Laonde dove tu vedi tutti coloro, i quali debbono far professione delle leggi civili o penali, non star contenti alla solo cognizione de' codici, ma dar opera ad assai altre e svariatissime conoscenze, molti di quelli per contrario, i quali si fanno a desiderar gradi e dignità in amministrazione si reputano gran barbassori se solo conoscono le parole degli statuti. Cosa veramente strana! Non si potrebbe attendere lodevolmente, dice il Bonnin 1), a verun'arte meccanica senza alcune precedenti e fondamentali istruzioni, ed in amministrazione si può sostenere uffici privo di quelle conoscenze, che solo possono esserci di norma? La difficilissima tra le arti dunque, soggiunge il Mirabeau, sarebbe quella che non abbisognerebbe di studio? La quale opinione quanto sia lontana dal vero ne pare di aver sopra dimostrato allorché abbiamo fatto vedere, come le leggi non sono punto arbitrarie, ma hanno il loro fondamento sopra la conoscenza dell'uomo, della proprietà e della civile società, o a meglio dire sopra quella scienza, che noi ab-
') Principe* d'Administration publique.