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Opere Complete
Volume Primo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1912, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   42 GIUSEPPE DKViNCKNZi
   incute incontra di una nazione che di un uomo, e le nazioni eziandio sono rette e governate dalle idee, ed in queste solo si rinviene le vere cagioni delle constituzioni, delle religioni, de' costumi e di tutti i loro fatti !): di maniera che la storia, secondo la considerazion de' filosofi, non è altra cosa che la successione delle idee, che si mostra nella successione dei fatti esterni: la civiltà non è altro che un effetto di queste idee, e la sua storia non è che la storia del perfezionamento della umana intelligenza. E quanto dicesi di un popolo può affermarsi similmente dell'umana generazione tutta intera. Il perchè il nostro sommo Filosofo Giambattista Vico diceva, che, siccome questo Mondo Civile è stato fatto dagli uomini, se ne debbono però ritrovare i Principì dentro le modificazioni della nostra medesima MENTE UMANA *). Or questo studio delle idee, che reggono i destini delle nazioni, il quale viene comunemente chiamato Filosofia della Storia, è quella scienza che noi crediamo doversi necessariamente unire alla pubblica Amministrazione ed alla Politica: e ci è avviso che infinochè le idee di una nazione, e lo scopo verso cui sono indiritte non si reputerà uno studio principalissimo pei pubblici Amministratori, che le civili società non potranno conseguire quel perfezionamento che tanto si desidera. Chè se l'Amministrazione regola le civili società, come mai il legislatore e l'amministratore potranno fare senza di conoscere le cagioni, per le quali queste società hanno vita e progrediscono, e la meta verso cui tendono? Anzi, dappoiché le nazioni hanno leggi loro proprie e necessarie (che sono le medesime leggi della successione
   J) Les ècrivains qui ont introduit Fhistoire de moeurs et dea insti-tutions dans l'histoire, ont fait une rèvolution. Ila ont passe pour avoir pénétré jusqu'à la racine du genie. On les a appelés historiens philosophes. Et cependant ila n'avaient atteint que des eauses secondes. La~cause de ces causes est dans le développement de l'intelligence ou la succession des idées; il faut transporter jusque là la pliilosopkie de l'histoire, et la gioire de notre Siècle est de le coinprendre. Théodore Jouffroy, Mélan-ges fhilosophiques. Paris, 1833, Bèflexions sur la Philosophie de l'histoire, pagina 58.
   *) Principi di scienza nuova d'intorno alla comune natura delle nazioni* Napoli 1744 p. 114,