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Opere Complete
Volume Primo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1912, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   dell'agricoltura milanese
   e rigogliosi si mostrano, e mai non invecchiano. L'industria dell'uomo consiste nelle acque e nella livellazione del terreno; ma le erbe che variatissime e preziosissime sono per l'allevamento del bestiame son prodotte spontaneamente da natura. Di questi prati quelli che stanno verso il sud sono irrigati dalle acque che servono a tener monda la città, nè mai ricevono altro ingrasso; e per modo son feraci che si segano sette, otto e sin nove volte all'anno. Quelli verso il nord tra pel copioso ingrasso, e perchè irrigati sono da acque sorgenti, che dicono volgarmente fontanili, quasi gareggiano con que' primi. Sono questi prati di quella specie che comunemente si chiamano marcite, ossia la state ricevono le irrigazioni ogni sei o otto giorni, e nel verno sono del continuo coverti come di un velo di acqua corrente. La qual pratica sì eccita durante la stagione fredda la vegetazione, che dal novembre al marzo se ne ricava due o tre abbondanti tagli: di modo che gli animali nudriti di queste praterie son privi di fresco foraggio sol trenta o quaranta giorni in tutto l'anno. E per farsi un concetto di quale e quanta sia la potenza produttiva di queste marcite, si vuol osservare che per comune i poderi intorno di Milano si affittano da 20 a 25 franchi la pertica, ossia un ettaro dà la rendita Attuale da 300 a 375 franchi circa all'anno. Questa natura di prati, sol si rinvengono in alcune province della Lombardia e del Piemonte, e più che altrove son comuni nel Milanese, meglio di ogni altra cosa ci fanno intendere quale saggia economia qui si faccia delle acque. Ma perchè non si può ragionare dell'agricoltura lombarda senza parlare dello stato idraulico di questa regione, giacché, e col purgare alcuni campi cogli scoli dalle acque, e col condurle in altri, si è venuto a formare quel maraviglioso sistema idraulico, in cui sta rinchiusa come in proprio seme tutta l'eccellenza di questa agricoltura, così toccherò questo rilevantissimo argomento. Par che natura allor che creò questa immensa valle lombarda abbia voluto provare ciò che può fare un popolo industrioso. Per gli abitanti di questa valle non vi era forse via di mezzo: o dovevano vivere una vita miserabilissima tra plaudi e ste-