GIUSEPPE DEVINCENZI
rilissime sabbie e ghiaje, nè mai crescere e prosperare: o a gravissime fatiche doveano crearsi un terreno feracissimo sopra ogui altro con scoli e con ricchissimi e continui canali di acque che poteauo estrarre dagli alti laghi, che come depositi stanno sui monti. Era quasi la questione fra la morte e la vita: ma la virtù vinse, e questo è ora uno de' più feraci paesi del mondo. Il basso Milanese, la bassa Lombardia è una regione resa fertile dalle acque, una regione di tal natura che altramenti poco o nulla mai avrebbe prodotto. La sistemazione delle acque ha creata la vera agricoltura della valle lombarda, la quale sotto questo aspetto ne presenta gli utilissimi fra gli studi che mai possono farsi. Le pratiche e la legislazione lombarda delle acque ci porgono il più certo argomento della sapienza ed operosità de' nostri padri. Gli stranieri di tutte le parti prendono a modello queste pratiche e questa legislazione. Or quanto più non sarebbe a desiderare che gli altri Stati d'Italia le imitassero? Mirabile specialmente nel Milanese è l'uso delle acque, giacché l'adoperano del continuo la state pei prati e per le altre coltivazioni, e nel verno per le marcite; e di queste tante ve ne sono quanto vi ha di acque sufficienti per modo che non vi ha giorno dell'anno in cui restano inutili. E, lasciando pur stare dall' un de' lati le macchine che con queste acque si muovono, quanto non dovremmo noi più maravigliare se pensiamo che vari canali servono all'irrigazione nello stesso tempo ed alla navigazione, e che tale e tanta è la maestria che si usò nel costruirli, che la irrigazione non nuoce nè puuto nè poco alla navigazione, e per contrario, e che lo stesso volume di acque del pari si adopera per l'uno o l'altro ufficio, e così costituisce il sistema idraulico più perfetto che si conosca? Ma per venir più di presso a ragionare dell'agricoltura del basso Milanese, che riconosce dalle acque la sua floridezza, dirò come è costituita. I poderi per ordinario sono di due e tre mila-pertiche (da ettari 133 a 200), e comunemente si affittano per 9 a 12 anni. Di questi terreni alcuni per la loro natura alquanto tenace sono propri alla coltivazione del riso, «.d altri no. Se ne lascia circa la decima parte a prato stabile,