dell'agricoltura mjlanpsk
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be da desiderare che questi industriosi, che coi loro capitali e colle loro cognizioni fanno fruttare questa doviziosissima valle lombarda, avessero ove poter ricevere un'istruzione agraria ne' giovani loro anni? Noi siam di credere che un alto istituto agrario situato nel seno della Lombardia, ove essi si potessero istruire, e non passare come ora senza una guida dagli astratti principi delle scuole alla pratica agraria forse sarebbe il più gran beneficio che si potrebbe fare a queste contrade. Che i nostri voti non restino inutili!
E come a chi maggiormente si ama si lascia qualche ricordo, così noi vogliamo raccomandare in mezzo a tanta perfezione qualche altro miglioramento all'agricoltore lombardo. Ci è sembrato che l'aratro si potrebbe perfezionare con grandissimo vantaggio, che le case e le stalle generalmente esser vorrebbero migliorate, e che la tenuta de' concimi richiederebbe ben altre cure.
Ma uscendo dal piano milanese e dalle coltivazioni irrigue passiamo a quella parte che chiamano alto Milanese, ove troviamo la piccola agricoltura ed un industriosissimo colono. I poderi che si coltivano cogli animali sono da sette a quattordici ettari secondo che si adopera uno o due aratri. Ma più comunemente questi terreni si lavorano a braccio, ed una famiglia, che suol esser composta da quattro a sei individui, non coltiva che due a tre ettari. In queste parti specialmente si ammira quell'immensa coltivazione di gelsi, che per prodotto gareggiano co' prati. Come il prato nel basso milanese così il gelso nell'alto è il principal distintivo di questa agricoltura. Vi si riconosce l'intelligente e perseverante lombardo, il quale dopo aver trovato l'ottimo non si arresta in mezzo della via, ma tutta la percorre sino all'estremo. La coltura per eccellenza del basso milanese è il prato e questo solo ha per limite l'acqua. La più utile coltivazione dell'alto Milanese è il gelso; e dove vi ha una spanna di terra, ivi si vede nascere. Nè si coltiva in un sol modo; ma qui lo vedi grandeggiare, là servir da siepe, altrove crescer nano, spesso a seconda della natura de' terreni. E questa coltivazione è quella che fa meno miserabile la vita del colono dell'alto Milanese, e costituisce la prin-