100
GIUSEPPE DEVINCENZI
terminare con sicurezza i limiti. In molti casi è necessario di non ristringere quasi per verun modo il diritto di occupazione dei possessori delle superiori terre per non rendere al tutto inutile ogni benefìcio, che può ritrarsi dalle piccolo masse di acque: e solo quando l'acqua è tale da poter utilmente servire a più terre sembra che possa reclamarsi anche dai possessori dei fondi inferiori. Nò potrebbe servire a distinguere le acque di proprietà assoluta da quelle di proprietà comune o collettiva la maggiore o minore quantità di esse, perchè soventi volte anche un picciolissimo rivo è di tale e tanta importanza in una contrada per alcune preziose coltivazioni che senza danno ed ingiustizia non potrebbe lasciarsi illimitato il diritto di occupazione privata. Onde nel caso di controversia f ra coloro, i quali possono utilizzare alcun'acqua uscita che sia dal fondo originario, par che le leggi non possano altrimenti statuire se non che le parti debbano rimettersi alVarbitrio dei magistrati: e che questi nel giudicare debbano uniformarsi alla norma, che i piccoli corsi di acqna usciti dalle terre da cui hanno origine, senza punto vincolarsi la libertà dei primi jwsse-ssori, debbano appartenere per diritto di occupazione a quei fra le cui terre passano, e che i possessori delle sottoposte terre come frontisti non hanno diritto di successivamente reclamarne Vuso a meno che non sieno di tal volume da poter servire utilmente anche alle altre terre, e che in questo caso così fatte acque lasciando la quantità di proprietà assoluta debbano prendere quella di proprietà collettiva per rispetto a quelle terre cui esser possono utili, conciliando sempre i vantaggi di privati colla prosperità generale.
Vili. Ma se la civil società non riconosce in sè la proprietà di quelle acque che non son navigabili fa mestieri che come tutelatrice delle ragioni di ciascuno assuma il carico di regolare la modalità dei diritti de' privati, e quindi ha origine quel dovere regolamentano che noi troviamo in fatto di acqua in tutte le legislazioni. Ed in forza di questo debito il governo eli uno Stato dispone di queste acque non come proprietario di esse, ma quasi a guisa di giudice seguendo le norme della giustizia civile, che sotto di sè comprende per necessaria conseguenza il maggior utile