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Opere Complete
Volume Primo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1912, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

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   cazione pochissimi e difficilissimi per Napoli, son stati finora rinchiusi come in una cerchia di ferro e segregati d'ogni commercio. Alla quale segregazione da tutti gli altri paesi se si aggiunge la mancanza quasi incredibile delle strade d'interna comunicazione* si comprenderà facilmente le cagioni che hanno tenuto in tanto basso stato le condizioni economiche di quelle Provincie. Non sarà inutile il ricordare, per sempre meglio far conoscere come pel passato fummo governati, che dei 323 Comuni degli Abruzzi, solo 67 son provveduti di strade di ghiaia, e che gli altri 256 non hanno che de' sentieri naturali quasi del tutto intrafficabili durante il verno e la stagione delle pioggie.
   Ma come quelle contrade finora sono state infelicissime, così potranno ora avviarsi verso il più lieto avvenire se ben si comprenderanno tutti gli altri vantaggi che loro son derivati, oltre della libertà, da questo nuovo ordinamento d'Italia. A tutte quelle nobili regioni, che ora costituiscono le Provincie degli Abruzzi, e che fin da che l'antica potenza romana ingrandì in Italia son quasi sempre venute decadendo, ora per la prima volta dopo tanti secoli si offre dalla Provvidenza l'opportunità di tornare all'antica grandezza. Ed io, che ben conosco il facile ingegno, l'energia ed il buon senso di quelle popolazioni, vivo sicuro che le loro virtù non ver-ran meno a tanta opportunità. Cadute già le barriere verso il Settentrione, per cui eran disgiunte quelle Provincie dalla rimanente Italia, mercè della ferrovia Adriatica si troveranno fra pochi mesi come per incatesimo ricongiunte con quasi tutto il commercio del mondo. E per la ferrovia di Celano si ravvicineranno alla distanza di solo pochissime ore a Napoli ed a Roma, che presto ridiverrà la Città Capitale d'Italia. Della città di Pescara o di Ortona a Roma non vi avrà che un viaggio di circa cinque ore. Immensi saranno gl'interessi che dovranno svolgersi fra la futura Capitale italiana e l'Adriatico, e tutti questi interessi non potranno attivarsi che per gli Abruzzi ed in quel litorale, perocché non vi potrà essere altra comunicazione più breve e più agevole fra Roma e l'Adriatico.
   Ben vorrei poter ragionare ampiamente intorno 1© con-