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Opere Complete
Volume Primo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1912, pagine 465 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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GIUSEPPE DEVINCENZI
stato civile e politico iu cui si ritrovano, non potranno mai estenderla grandemente. Nell'o ceania non accade di parlare di Talliti © (]j Timor, ne delle Filippine, le quali soffrono tutti i mali dal sistema governativo e coloniale spagnuolo; la Nuova Zelanda non è in condizioni così favorevoli come le colonie dell'Australia, e queste non possono coltivar cotone perchè il lavoro è a prezzi altissimi, e trova più utili impieghi. Il Commissario di Que. ensland M. H. Marsh nella Conferenza del dì 13 Agosto faceva osservare come la mercede di un operaio ordinario di campagna sia in Australia da lire sterline 61 a 80 all'anno, ossia lire italiane 1525 a 2000, e come con questi prezzi del lavoro non sia possibile di produrre cotone. In Affrica, Angola, Mozambico, Madagascar, Liberia, il Senegal, le Isole del Capo Verde, l'isola eli San Tommaso, le Canarie, S. Elena e la Riunione, sia per le loro politiche condizioni, sia per lo stato di civiltà, sia per la scarsezza della popolazione, sia per l'angustia del territorio, o non potranno mai divenire sorgenti principali di cotone, o non potranno divenirlo di presente. Fra tutte quelle regioni i possedimenti portoghesi sono quelli ove forse più agevolmente si potrà sviluppare questa coltivazione. In Algeria il governo francese adopera ogni mezzo per propagarvi la coltivazione del cotone, ma trova ostacoli nell'alto prezzo del lavoro. Il maggior ricolto di cotone nell'Algeria, che è stato quello del 1861, non ammonta che a chilogrammi 158 642. l'Egitto potrà non poco accrescere la sua attuale coltivazione. Nell'America del sud e (lei centro ostano generalmente alla produzione del cot0^ le condizioni politiche di quegli Stati, che so il nome di repubbliche son travagliati dall'anni

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