COLTIVAZIONE DEL COTONE
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è al di sotto del 43° latitudine boreale, e comprende tutta quella parte d'Italia verso il mezzogiorno, che rimane quasi al di là di una linea che si potrebbe tirare dalla foce del Tronto sull'Adriatico al promontorio di Piombino sul Tirreno. Racchiude questa zona principalmente parte della Maremma toscana, la Sardegna e la Sicilia, la Campagna romana e tutte le Provincie napoletane, ossia una superfìcie di oltre 154000 chilometri quadrati, e meglio che dieci milioni d'abitanti. Tutte le terre comprese in questa zona, che non si elevano più di 150 metri sul liv Ilo del mare e che non ne distano più di chilometri 55, massime se guardino verso il mezzogiorno o verso il levante, son acconcie a questa coltivazione. Ognun sa come la pianta del cotone par che si delizii dell'aria marittima. Almeno la settima parte delle terre comprese in questa vasta zona, ossia chilometri quadrati 22 000 potrà produrre cotone.
Ma prima di procedere oltre nelle nostre ricerche fa mestieri di considerare quale prodotto dia la coltivazione del cotone in Italia.
Da infinite notizie, che il Real Comitato è Prodotto del venuto raccogliendo dalle varie Provincie del pe^etw^114 Regno, risulta che di presente un ettaro di terreno produce per ordinario in Italia da 250 a 600 chilogrammi di cotone netto di semi. Nelle Provincie di Salerno e di Napoli non è raro il ricolto anche di 700 chilogrammi per ettaro. In molte delle nostre provincie, ove si coltiva o si può coltivare il cotone, l'agricoltura dev'essere moltissimo migliorata. Con un buon sistema di coltivazione il prodotto medio annuale di cotone in Italia non potrà essere al di sotto di chilogrammi 450 per ettaro.
È della maggiore importanza che ci facciamo un giusto concetto dei cotoni sinora coltiva-