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GIUSEPPE DEVINCENZI
ti in Italia. Noi non abbiamo risparmiato niuna cura per studiarne la natura e la qualità. Ne pervennero da tutte le provincie del Regno gli stessi cotoni con nomi e con prezzi di Aderentissimi. Ce ne sembṛ necessario lo studio per conoscere se la futura coltivazione dovesse basarsi sopra le specie e le varietà coltivate, o sopra altre da introdurre. Due sono le specie dei cotoni, clie si coltivano in Italia, e forse Puna deriva dalle Indie e l'altra dall'America il Gossypium lierbaceum di Linneo ed il Gossy-Specie dei co- piam siamense di Tenore, la quale ultima specie inUtdia. na 1 ha due varietà una a bambagia bianca e l'altra a bambagia gialla *). L'una specie, e la più antica, deve esservi stata introdotta prima del mille dai Saraceni. Non sapremmo dire in qual tempo dopo la scoperta dell'America vi fosse stata introdotta l'altra. Non troviamo in ninno de' nostri antichi scrittori notizie della coltivazione della varietà gialla 2). Ma ad ogni modo le due specie vi sono state coltivate da tempo immemorabile. Con molti uomini peritissimi ho esaminato le qualità commerciali de' nostri cotoni, e fra gli altri col Signor W. Wanklyn, il quale fu delegato a questo esame dall'Associazione Qualità dei co- cotoniera di Manchester. Durante vari giorni tooi italiani. n gjgDOr \yanklyn con grandissima diligenza
studị tutti i nostri saggi di cotone, e le sue osservazioni e valutazioni sono state raccolte nella Relazione, fatta a quell'Associazione 3). È una grave ventura per l'Italia che le due
') Appendice C.
Fra gli altri Giovan Battista Della Porta, BCri^ del quindicesimo secolo, nei suoi libri della villa, ove a ¦ ratamente descrive tutte le piante, che si coltivavano^^ Italia, non ́icorda altro cotone che il bianco. NvUu>n genus ́tuic candore, et mollitie praefertur. L. 1* 8) Appendice B.