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Opere Complete
Volume Primo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1912, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   COLTIVAZIONE DEL COTONI
   175
   nostre cure. Ma la mancanza delle statistiche
   agrarie, cui farà d'uopo presto venir provvedendo, non ci renderà possibile di prendere ad esaminare egualmente tutte queste regioni. Per Terreni avventura potremo ragionare di molte delle più JJ10 e neir A importanti, e della importantissima fra tutte, che è quel vasto paese nell'estrema parte d'Italia sulle coste del Ionio e dell'Adriatico, che tanta potenza e splendore ebbe nell'antica civiltà col nome di Magna Grecia, e che ora è compreso in due provincie della Calabria ed iu quelle di Basilicata e di Terra d'Otranto. Su quella immensa marina, che corre da Cotrone sino alle vicinanze di Monopoli, giacciono terreni estesissimi, che finora sono stati come abbandonati, e che non richiedono che pochissime cure per divenire i campi più feraci d'Italia. Hanno queste terre picciolissimo valore, e vi è in prossimità abbondanza grandissima di coltivatori. Le sole quattro provincie, in cui queste terre sono comprese, racchiudono una popolazione di oltre un milione e quattro cento mila abitanti. Il bisogno principale, che hanno questi terreni, è il prosciugamento e la sistemazione delle acque, che per altro non offrono alcuna difficoltà fuori delle ordinarie. E propriamente la questione della coltivazione del cotone in quella regione, o per dir meglio di qualsiasi coltivazione in generale, si converte nella questione dei prosciugamenti e delle irrigazioni. Bonificate che saranno queste terre, la coltivazione del cotone è come una conseguenza, sendo quella che potrà dare i maggiori profitti.
   Nè vi è alcun altro paese che possa ai no- Brindisi stri giorni offrire maggiori allettamenti che questo ai capitali ed alle industrie. Dopo tanti secoli questo paese, tanto favorito da natura Pel clima e per la sua posizione sui mari, torna