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Opere Complete
Volume Primo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1912, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   COLTIVAZIONE DEL COTONI
   175
   terre. La più parte di queste terre son coltiva-vabili a cotone.
   Ne rincresce di non conoscere sinora egualmente bene le condizioni agrarie delle altre provincie comprese in questa zona, ed in ispecie quelle della Sicilia, la quale offre in moltissime parti terre adattissime alla coltivazione del cotone.
   Tur restringendo le nostre considerazioni a ciò che conosciamo è facile il vedere qual immenso campo di miglioramenti o di profitti si offra al governo ed alla privata industria.
   Gli ottocentomila ettari di terreno, che fa- Grande utilità cilmente possono bonificarsi nelle provincie me- dei bonifica-ridionali di terra ferma, e che ora o non rendono men 1 nulla o pochissimo, coltivati a cotone potranno produrre anche ai prezzi i più bassi un valore annuale di oltre trecento milioni di lire *).
   Quando si ponga mente che gl'interessi del nostro debito pubblico, che pur ne sembrano gravissimi, non ammontano che a 142 milioni, e che questo bonificamento delle terre è sol uno dei molti miglioramenti che potremo introdurre nelle provincie del mezzogiorno, si vede quanto grande sia il bisogno di venir svolgendo gli svariatissimi ed infiniti elementi di prosperità di quel misterioso paese, da cui tanto han da sperare la grandezza e la potenza d'Italia.
   Il governo ha il debito di fare ogni opera Ter promuovere i grandi interessi nazionali, nè certo dobbiamo trascurare questa grande opportunità che ne offre la coltivazione del cotone. Bisogna considerare che se la guerra americana non avrà fine nel venturo anno e noi non coltiveremo a cotone che 100 000 ettari, che può
   svi peri oi mente, pag. 155.