COLTI VA ZIONE DEL COTOHE
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ndle provincie del mezzodì, e queste sono le dell' acquidotto e dei consorzii, queste sarebbero da introdurr* immediatamente in
tutto il Queste leggi SOn PrinciPio e
fondamento di ogni buon regime delle acque.
E venendo a ragionare (li associazioni di capitalisti pare che non possa mancarci il loro concorso. Noi crediamo che quando in uu paese vi sieno tutti gli elementi per crearvi una grande industria il mezzo più sicuro per richiamarvi i capitali e nazionali e stranieri sia quello della pubblicità, e però il R. Comitato ha fatto ogni opera per porre questa questione della coltivazione del cotone in Italia innanzi al pubblico.
Già molti se ne preoccupano gravemente. Dalle varie conferenze che abbiamo avuto con coloro che vorrebbero mettersi a questa impresa risulta, come ve ne sieuo non pochi che vorrebbero acquistare vaste estensioni di terre, bonificarle se d'uopo, e coltivarvi o farvi coltivare principalmente il cotone.
Vi ha degli altri i quali vorrebbero agire per così dire più indirettamente che direttamente, provvedendo al miglioramento generale delle terre, e principalmente ai prosciugamenti ed alle irrigazioni l). Ed alcuni di questi vorrebbero dar opera solamente al miglioramento delle terre altrui ed altri acquistarne del pari. Una volta migliorate queste ultime vorrebbero venderle o darle a coltivare. E così in queste come in quelle naturalmente la coltivazione del cotone si svilupperebbe sopra ogni altra, poltre i più fra qUeSti vorrebbero stabilire nei Stretti di coltivazione delle macchine per
AfifiOr! 17 di capitalisti
Proposizioni diverse
v- Appendice F. ^Vincenzi - Opere Complete. Voi. I,
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