310
giuseppe devlncènzi
non potè raggiungere così bene questo scopo pel troppo breve periodo che rappresentava, i trovati delle arti e delle industrie avendo mestieri di esser confermati dall'esperienza di alcuni anni.
Le Esposizioni universali sodisfano ad un bisogno prin-cipalissimo dei tempi moderni, in cui per la facilitazione dei commerci tutte le nazioni del mondo tendono a costituirsi realmente come in una sola famiglia, ciascuno dei componenti della quale concorrendo con la sua opera all'utilità di tutti, provvede ad un tempo al suo massimo benessere. Esse sono le sole che ci possano agevolmente far conoscere le attitudini e le capacità delle varie nazioni, e quali sieno le industrie destinate a divenir grandi presso i diversi popoli. Sono inoltre queste Esposizioni mezzi adat-tatissimi per convertire a vantaggio generale gii studi ed i trovati di ciascuna nazione. Un'Esposizione universale è una grande scuola di mutuo insegnamento dell'universalità del genere umano. La riunione degli oggetti di tanti paesi, e la facilità grandissima di aver notizie ed informazioni di tutte le parti del mondo, offrono tale e tanta opportunità per fare degli studi, che in pochi giorni si può giungere a conoscere ciò che in altri tempi avrebbe richiesto lunghissimi viaggi e la vita di un uomo.
Quando fu annunziata l'Esposizione del 1862 ed il Governo della Gran Bretagna invitava il nostro a concorrervi, S. M. il Ee con Decreto del dì ventotto aprile 1861, sulla proposizione del Ministro di Agricoltura, Industria e Commercio, creò un Comitato, cui ne rimise tutte le cure. È questo Beai Comitato, costituito come segue:
Presidente Onorario. 8. a. R. il Principe Eugenio di Savoja Carignano.
Presidente.
Benso di Cavour Marchese Gustavo, Deputato.
Membri.
Hudson Sib James, Inviato straordinario e Ministro plenipotenziario di S. M. la Regina della Gran Bretagna;