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Opere Complete
Volume Primo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1912, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   belaziokiè sull'esposizione
   310
   non favoriva nemmeno questa parte della nostra Esposizione, la quale pure dovè essere divisa. Perlochè, sebbene dobbiamo essere molto contenti dell'impressione favorevolissima che la nostra Esposizione ha lasciato nell'opinione pubblica, egli è pur certo che questa impressione sarebbe stata anche più favorevole, massime sull'animo di coloro che giudicano più dall'apparenza che dal pregio delle cose, se avessimo avuto quello spazio di che avevamo bisogno.
   Or mentre il R. Comitato raccoglieva per tutta Italia questa enorme massa di oggetti, rivolgeva l'animo alle cure che dovessero aversi a Londra, ed affidava l'ordinamento materiale dell'Esposizione, la ricezione ed il rinvio degli oggetti ad un Soprintendente generale, e delegava ciò che riguardava le Arti Belle ad un Soprintendente speciale. Nominava al primo ufficio il cav. E. Gratan, Ingegnere delle R. Miniere, ed all'altro il prof. E. Burci, Ispettore della R. Galleria degli Ufizi di Firenze. Riunimmo quindi i due uf-ficii nel Soprintendente Generale avendo dovuto il Burci, dopo avere ordinato la sua sezione, tornare in Italia per ragioni di salute.
   Ed a cagione dell'importanza di alcune classi inviava a Londra durante il mese (li aprile alcuni Commissari per cooperare all'ordinamento (li quelle che, o per la loro natura, o per altro richiedevano cure e studi speciali. Questi furono il Prof. Cav. F. Parlatore per le classi dei prodotti chimici, delle sostanze alimentari e delle sostanze animali e vegetali usate nelle manifatture; il Prof. Cav. A. Targioni-Tozzetti per ì prodotti miuerali e metallurgici, per gli strumenti ed apparecchi chirurgici e per le preparazioni anatomiche; il Conte D. 0. Finocchietti per le mobilie, i mosaici ed altri oggetti di decorazione; ed i Sig.ri F. Sessa e Cav. G. Chi-ghizola per le sete ed i velluti. Ciò che era agevolissimo Per gli altri Stati, cioè collocare materialmente i singoli oggetti, sendo lasciato agli espositori, che in grandissimo numero intervennero, era arduissimo per noi, perchè dei 2j0? espositori italiani neppure il 2 per cento furono presenti o delegarono altri a fare le loro veci; sicché tutte le cure del collocamento degli oggetti caddero sul R. Comitato.