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Opere Complete
Volume Primo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1912, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   gno d'Italia, ove quasi nulla abbiamo in fatto d'istruzione industriale.
   L'istruzione industriale ha indole e natura propria; e principio e fondamento di questa specie d'istruzione sono i Musei industriali, che sotto varie forme e con differenti nomi vediamo oggidì sorgere per ogni dove. Intendono così fatti Musei, non solo al miglioramento delle industrie, ma al progresso del commercio mettendo sotto gli occhi del pubblico le diverse produzioni con tutte quelle notizie che valgono a farle apprezzare. Noi crediamo aver adempiuto ad un nostro dovere gettando le basi di un Museo Industriale col raccogliere nell'Esposizione e fuori un grandissimo numero di oggetti e di collezioni. Un' istituzione di tal natura ha mestieri più di cure che di spese. Noi vi consacrammo tutto il tempo che ne fu lasciato libero dagli altri nostri doveri, e supplimmo alle spese coi fondi assegnati alla nostra rappresentanza. Siamo lieti che la S. V. abbia approvato questi nostri sforzi dandoci in seguito facoltà di spendere altre lire trentamila per l'accrescimento delle collezioni. Agli oggetti già raccolti unendo i libri acquistati per gli studi de' Commissari speciali avremo quanto fa d'uopo per iniziare un Museo industriale la cui fondazione, confidiamo che abbia ad essere uno dei maggiori vantaggi di questa Esposizione.
   Il Museo di Kensington, il più maraviglioso in questo genere, fu per l'Inghilterra uno dei più utili risultamenti dell'Esposizione Internazionale del 1851. Vide il governo inglese, dopo quella grande Esposizione, quanto fosse utile di aiutare con certi mezzi e con alcuni intenti le industrie nazionali, e creò quella grande istituzione, che già tanto è tornata utile a questa nazione.
   Finalmente dobbiam dire delle spese occorse. Malagevole era fare un bilancio preventivo di una Esposizione, essendovi delle cose difficili a prevedere. Il governo inglese nel preventivo che fece per l'Esposizione del 1855 assegnò pei trasporti lire sterline 2750, e poi ne spese 7587. Il R. Comitato, dopo di aver ricercato quello che si era speso dalle altre nazioni e dai vecchi Stati d'Italia in simili casi, prò-