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giuseppe dEVincenzi
la Prussia, lo Stato di Assia, di Wiirtemberg e quasi tutte le altre nazioni di Europa si sono studiate di dare una legislazione su lo acque per rispetto all'agricoltura, e dopo aver toccato come questa parte delle leggi e dell'economia rurale è interamente italiana, acciò tutta l'Italia potesse godere di questi benefici, osserva quanto utile cosa sarebbe che la Sezione rivolgesse i suoi studi verso questa importantissima parte dell'agricoltura. Propone quindi di costituirsi una Commissione composta di agronomi, legisti e matematici per studiare la materia delle acque per riguardo alle irrigazioni, e specialmente statuire: 1. se converrebbe, come all'autore pare che convenga, confermare per ogni dove la legge lombarda e piemontese della servitù legale dell'acquedotto; 2. quali sarebbero i modi più spediti ed utili per istabilire i canali d'irrigazione, ed in ispecie da quali norme esser dovrebbero regolate le associazioni od i consorzi dei proprietari delle terre; 3. quale sarebbe il miglior modo da tenere nella distribuzione delle acque. E finisce col ricordare come da più anni questo E. Governo eli Napoli siasi rivolto a siffatta materia dietro i voti del Consiglio generale della provincia di Teramo.
La proposizione trova l'unanime assenso dell'adunanza, ed il sig. Nicola de Luca dice che non vi sarebbe alcuna parte del Ee-gno, la quale non ritrarrebbe sommo vantaggio dall'ordinamento delle acque. »
Avvertimento.
« Crediamo far cosa non al tutto inutile qui ristampando il rapporto al Congresso di Milano sull'agricoltura milanese, la quale è il vero modello di perfezione dell'agricoltura irrigua, perchè ognuno comparando con quella l'agricoltura dello altre provincie italiane possa di leggieri convincersi quanto potrebbe altrove migliorare la coltivazione dei campi specialmente coll'introdursi una lodevole economia nelle acque. Il chiarissimo Principe Cosimo Conti ha preso ad applicare in alcuni suoi dotti ragionamenti i principi dell'economia rurale lombarda sviluppati in questo rappor-