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Opere Complete
Volume Primo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1912, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   giuseppe devincenzi
   di Tunisi, di Alfieri, e di Tripoli, nelle isole di Malta e di Gerbe nella Dalmazia e nella Tracia, e fino alle porte della stessa città di Costantino, rendea sempre più stabile la sua potenza commerciale. Oltre di Amalfi e Napoli, riandando le memorie delle città marittime di questa estrema parte d'Italia, trovo come Salerno, Gaeta, Sorrento, Ortona, Barletta, Trani, Bisceglia, Molfetta, Bari, Monopoli, Brindisi, Otranto, Taranto, ed infinite altre erano assai fioreuti pei traffichi dell'Oriente. Da molti di quei lidi, dei quali ora appena si vede sciogliere qualche barca pescareccia o qualche piccola nave pel commercio delle vicine coste, nei tempi di mezzo muovevano navigli da guerra e da traffichi per l'Oriente, e ben sai qual numero di combattenti e di pellegrini escissero da questi porti per la riconquista di Terra Santa. Inutile è il ricordare come alla prosperità delle nostre città dell'interno della penisola, e qual fosse unitamente alla potenza commerciale la floridezza delle nostre agricolture, la nostra potenza industriale e la nostra grandezza; quali beni, più che dai grandi avvenimenti del secolo XV, ne sono stati tolti specialmente dalle interne cagioni che tanto han lacerata questa nostra comune patria. Vero è che la barbara dominazione ottomana, che invase le più importanti coste del Mediterraneo e chiuse tutte le vie dell'ultimo Oriente, la nuova via per le Indie di Vasco di Gama ed il trovato del nostro Flavio Gioja, e finalmente la scoverta del nuovo mondo renderono deserto il Mediterraneo e ne cacciarono ogni commercio; ma ben noi avremo potuto o impedire la totale decadenza del Mediterraneo coll'ostare all'invasione mussulmana, o concorrere colle altre regioni nel commercio oceanico, se avessimo ben saputo avvalerci delle nostre forze, e se, in cambio di adoperarle per distruggerci vicendevolmente, l'avessimo collegate a comune utilità. E così sventuratamente, per non aver saputo conoscere i suoi veri interessi, l'Italia fin d'allora decadde come potenza commerciale industriale e politica, e le sue sorti non si scompagnarono da quelle del Mediterraneo.
   Ma dopo più di tre secoli di abbandono una più lieta luce comincia a riapparire sul cielo del Mediterraneo. Un gran fatto