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Opere Complete
Volume Primo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1912, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   note ed aggiunte
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   è quello che si va compiendo da pochi anni sotto i nostri occhi. L'indipendenza della Grecia, i possedimenti del Mar Nero passati dal turco all'impero russo, che hanno riaperto al commercio quel principalissimo seno del Mediterraneo, gli acquisti di questa potenza nella regione del Caucaso, i nuovi prncipati della Servia, della Moldavia e della Yalachia tolti dal diretto dominio dell'Ottomano, l'Algeria ridotta a colonia francese, e in generale la somma decadenza dell'impero turco e l'incivilimento del russo hanno grandemente influito e sempre più influiranno a ridare al Mediterraneo una grande importanza. Ma, oltre di queste, due sono le potissime cagioni, le quali par vogliono produrre a questi giorni una vera rivoluzione nel commercio universale, e far riprendere a questo antico campo dei traffichi un'importanza forse non indegna, se non superiore, di quella per cui già è stato glorioso. La prima di queste cagioni, e che un nuovo esempio della gran potenza che ha la civiltà di fugar la barbarie, è l'Egitto, che sotto la guida di Mohamed-Aly si è avviato a sì gran prosperità. Non si può dire a mezzo quanto quelle famose regioni ed il commercio generale debbano a questo uomo veramente straordinario, giacché per esso principalmente si van riaprendo le antiche vie del gran commercio asiatico-europeo, ed egli ci ha dato un magnifico esempio che pur dovremmo seguire noi altri occidentali, cioè far che la civiltà, ricalcando le sue antiche orme, torni a rischiarare quelle contrade che sono state sua antica patria. Chò l'Asia e l'Africa par che attendano dall'Europa il richiamo di quei beneficii che altra volta le han largiti: e ben a me pare che la vera missione della civiltà europea esser dovrebbe di destare quelle antichissime regioni da quel sonno di barbarie, nel quale da circa venti secoli sono assopite. Ma per conoscere quale importanza possa avere questo nuovo incivilimento cui risorge l'Egitto, oltre della posizione di questo paese, fra l'Africa e l'Asia, che lo mette come chiave del gran commercio asiatico europeo, anzi dirò come legame che congiunge l'Europa colle indie e la Cina ed altre primarie contrade asiatiche ed africane, fa mestieri ricordare che il monarca egiziano estende la sua signoria sull'isola di Cipro, nella Nubia,