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giuseppe devincenzi
ancora questa volta seguiteremo dirò così ad armeggiare sui nostri maggiori interessi, so seguiteremo a rattener per sogni le più importanti realità che modificano i destiui delle nazioni, se seguiteremo a crederci in tale stato da non poter neanche rivolger l'animo a cose migliori, perderemo, e forse per sempre, tutti i beni che ne possono venire da quest'avventurosa occasione. Perocché se questo gran commercio asiatico europeo, iuvece di stabilirsi principalmente in Italia, si aprirà altra via, sarà in appresso forse impossibile di qui richiamarlo per le già contratte abitudini commerciali e per gli sforzi delle altre nazioni, che meglio sapranno apprezzare questi benefici. Scriveva, già son due o tre anni un nostro gravissimo scrittore queste solenui parole degnissime della maggiore considerazione: « Il nuovo commercio ultra-orientale ed il cinese (ed io direi questi nuovi movimenti commerciali del Mediterraneo) sono in sui lor principi; ma fra dieci anni al più essi avran prese probabilmente tutte le loro abitudini. La via di E-gitto è in sui suoi principi; ma fra dieci anni ella avrà prese forse tutte le sue agevolezze. Questi pochi anni, in che si stanzieranno quelle abitudini e quelle agevolezze, sono gli irrimediabili. Passati questi, non ci sarà nulla a fare, nulla a sperar più per l'accrescimento dei nostri commerci, delle nostre industrie e nostre agricolture, cioè per le nostre grandi operosità nazionali. Altro che primati, o nemmen parità! Se non vi provvediamo a tempo, noi siamo forse per cadere in una inferiorità non mai veduta: inferiorità a tutti gli altri, che son sulle mosse di una non mai veduta operosità; inferiorità a noi stessi, che non avemmo mai un'accasione così bella a prendere, così brutta a perdere ». Scusami, mio caro Ottavio, se ragionando del Mediterraneo io ti avea quasi dimenticato. Veggo che a te parlando fo come colui che porta una gocciola d'acqua nell'Oceano. Ma il Mediterraneo ha per me una tal potenza attrattiva, non so se perchè ricorda tutte le nostre antiche glorie o perchè è una gran nostra speranza per l'avvenire, che con esso mi succede quello che c'interviene colle persone che veramente amiamo, che non pur siamo contenti di sol rivedere ogni qual volta con loro c'imbattiamo, ma vogliamo sempre insie-