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Opere Complete
Volume Primo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1912, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Giuseppe devincenzi
   britannica nelle Indie e l'immenso Impero della Cina, che ora si apre al nostro commercio, per persuaderci qual via sia questa. Ma stabilito in Brindisi il principio di questa strada, conviene ora ricercare qual sia la direzione che dovrà prendere, per meglio raggiungere l'eminente scopo della maggiore prosperità italiana. Io penso col conte Petiti, che il punto dirò così d'incrocicchiamento delle strade della regione appennina dovrà essere Bologna, città che per la sua posizione è stata e sarà sempre importantissima fra le altre della penisola. Nè saprei dipartirmi da questo egregio scrittore per tutte le strade della valle del Po, per i passi delle Alpi, e per la strada che deve riunire Genova con tutte le altre. Sol seguirei una più breve direzione da Bologna a Ferrara, stabilirei una via da Bologna ovvero da Modena a Mantova per giungere più celeremente al lago di Garda; e bramerei che Piacenza fosse riunita a Novara con una via più diretta lungo il lato destro del Ticino. Sicché, movendo da Bologna una via e transitando per Modena, Peggio, Parma, e Piacenza, da una parte per Torino andrebbe al lago di Ginevra ed alla vallata del Rodano, e dall'altra parte per Milano o per Novara ai laghi di Costanza e di Zurigo ed alla valle del Reno; ed in Novara a questa si ricongiungerebbero le strade di Torino e di Genova. Altra strada, partendo da Bologna direttamente per Mantova o passando per Modena, e poi lungo il corso dell'Adige, andrebbe ad Inn-spruck ed alla valle del Danubio. Ed altra infine da Bologna andrebbe a Venezia, raggiungendo in Padova la grande strada ferrata lombardo-veneta da Milano a Venezia. E così, quasi caduta la barriera delle Alpi, la nostra penisola si riunirebbe con forti legami di commercio con tutte le nazioni europee, ed i nostri porti non servirebbero più all'Italia solamente, ma addiventerebbero porti e dirò quasi empori di pressocchè tutte le nazioni dell'Europa occidentale in questa nuova era del Mediterraneo. Forse, per la sua utilità speciale e per ragion di stato, Milano potrebbe desiderare la via per Como e pel suo tenimento sino alla Svizzera; e questa doppia linea sarebbe utilissima anche al commercio generalo, rendendo quella strada assai più indipendente in qualun-