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Opere Complete
Volume Primo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1912, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   note ed aggiunte 44 1
   padri spagnuoli e da madri migliorate mi fanno sperare molto miglior lana e forse ancora maggior copia. Ma di questo, mio caro amico, vi scriverò in appresso, e dopo che il tempo, che è sapientissimo sopra ogni altro, avrà raffermate o distrutte queste mie speranze. E qui facendo fine affettuosamente vi saluto. ')
   Il vostro amico Giuseppe Devincenzi
   # #
   Stello stato di agricoltura nell'Italia Superiore.
   Lettera al compii, del « Gran Sasso d'Italia ».
    Anche questa lettera è inviata allo stesso Direttore del « Gran Sasso d'Italia » Ignazio Bozzi e si legge a pag. 180 del Periodico, anno VII, 1844, dal Devincenzi scritta da Genova in uno dei suoi non pochi viaggi per l'Italia. 
   Mio ottimo e carissimo amico,
   Durante la mia dimora in Firenze ninna lettera vi ho inviata, perchè bramava scrivervi dopo aver osservato qualcosa dell'agricoltura toscana e dopo di avervi servito in qualche parte. Ne vi ho scritto prima d'ora, giacché dopo Firenze non mi sono fermato mai molto in alcun luogo. Partito da quella ridente città i primi giorni furono per me i meglio impiegati nelle cose agrarie col visitar che io feci i floridi campi di Val d'Arno e di Val d'Elsa, l'Istituto ora fattoria del Ridolfi in Meleto e il nascente agrario Istituto pisano. Ricordandomi del vostro proponimento della cerere universale ho raccolto per la nostra società da 60 specie o varietà di grano, di orzo e di avena, che vi riporterò al mio ritorno. Non trovai il Ridolfi nè a Meleto nò a Pisa, ma lo conobbi a Firenze.
   E tornando all'agricoltura toscana debbo dirvi che trovasi sen-
   !) La lettera non porta la data, ma questa si argomenta dall'anno della sua pubblicazione, che fu il IV del « Gran Sasso d'Italia » cioè il 1841, poiché il periodico cominciò a vedere la luce il 1838 nell'Aquila degli A bruzzi.