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di strade ordinarie solo in alcune provincie del regno ei -, affaccino alla mente alcune domande: -maquali saranno i mezzi che noi dovremo impiegarvi? Onde li trarrem noi* Su chi dovranno gravitare?
Per maggior semplicità della questione io non entrerò a parlare della loro natura, nè di chi del.ba fare queste strade. Questo per ine è indifferente; io non guardo più alla provincia che al comune od allo Stato; io considero in complesso tutta questa massa d'interessi nazionali, io peuso solo ai grandi mezzi per risolvere questo problema inijior-tantissimo, che ci si para davanti.
E qui comincio dall'osservare che in Italia, o almeno iu molte nostre provincie, forse perchè è troppo perfetta nella mente nostra l'idea del bello e del grandioso, noi abbiamo speso, e stiamo spendendo per la costruzione delle strade, molto di più che non avremmo dovuto, o che nou dovremmo.
Quando io veggo delle strade e dei ponti, che sono opere monumentali; quando veggo per un profilo o per un rettilineo spendersi il 50 per cento più di ([nello che una semplice costruzione avrebbe richiesto; quando veggo tante terre tolte all'agricoltura per inutile larghezza di strade, e tanti capitali perduti per irragionevoli costruzioni; e veggo questo funesto sistema, che già tanto male ne ha cagionato, continuare, non posso far a meuo di richiamarvi la più seria attenzione della Camera e dell'onorevole ministro dei lavori pubblici.
Vi sono delle strade in condizioni quasi ordinarie in Italia che hanno costato 60 a 70 mila lire al chilometro. Conosco moltissime strade iu luoghi, che pur son facilissimi, che hanuo costato 30,000 lire al chilometro.
Or io mi domando: qual è il valor medio delle strade in Italia? Che dovremo spendere per costruire questi 100,000 chilometri?
Sebbene io abbia molti dati sotto gli occhi, pur non potrei rispondere esattissimamente a questa dimanda intorno al valore medio delle strade in Italia, come potrei rispondere per molte altre nazioni.
G. Detincenzi Opere Complete. Voi. IX.