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Finora le pubblicazioni statistiche intorno alle nostre opere pubbliche lasciano molto a desiderare. Non (li meno
10 credo di non essere per nulla esagerato nello stabilire
11 valore medio delle strade ordinarie in Italia essere ora di 25,000 lire al chilometro.
Ora, se moltiplicheremo queste 25,000 lire per i 100 mila chilometri, la cifra ci spaventerà. Ma prima di fare questa spaventosa operazione aritmetica io intendo di esaminare quale possa essere il valore delle strade in Italia costruendole sui principii della maggiore economia.
Questione della massima gravità è questa, uè so se mai una maggiore per la sua importanza se ne sia presentata alle nostre considerazioni.
Noi dobbiamo costruire non 1000 chilometri di strade, ma 100 mila. Io nou dirò che queste debbano essere costrutte in un numero minore o maggiore di anni, ma dirò che debbono esser costrutte.
Ora, il dover spendere il (loppio od il triplo costituirà una gran differenza sui pesi clic dovranno gravitare sulla nazione.
La Francia prima del 1836 si trovava nelle stesse condizioni, iu cui si trova attualmente una metà dell' Italia; anzi le sue condizioni erano anche peggiori. Per rapporto a quantità di chilometri, prima del 1836 la Francia non aveva che un tredicesimo di chilometro di strade per ogui chilometro di superfìcie, mentre presso noi attualmente le Provincie meno favorite ne hanno un decimo di chilometro, se si eccettua la Sardegna.
Gli stessi difetti, che ora sono fra noi, erano in Francia.
Le strade imperiali, strategiche e dipartimentali, le sole che vi erano prima del 1836, non possono prendersi ad e-sempio di costruzioni economiche.
La Francia dopo quell'epoca entrò in altra via, attese ad arricchire il paese nou di splendide, ma di moltissime strade; e ne ha costrutto una gran quantità. Ho sotto gli occhi un ultimo rapporto presentato all'imperatore dal ministro Persigny, da cui si raccoglie che dopo il 1836 la