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Non credo che un argomento di maggiore utilitą aia-: mai portato alla nostra discussione. Kd infatti, «e noi per fare i 100,000 chilometri di strade, di cui abbiamo tanto mestieri, dovremo spendere rirca ",000 lire al chilometro, seguendo gli utili insegnamenti datici massime dalla Francia e dall'Inghilterra, dovremo gravare i comuni, le provincie e lo Stato di circa 500 milioni; ma se invece delle 5000 lire spenderemo le lire 25,000, che ora si considera fra noi come il prezzo medio di un chilometro di strada, dovremo accingerci all'impossibile, cioč a spendere due miliardi e mezzo.
A dir vero, se per compiere il nostro sistema di strade ordinarie noi dovremo spendere «lai -400 ai 500 milioni, noi saremo nel campo del possibile; ma se dovessimo spendere realmente due miliardi e mezzo, noi entreremmo Dell'impossibile; e ci vedremmo nella dolorosissima alternativa o di abbandonare per lungo tempo la metą dell'Italia, oppure di fare dei sacrifizi che certo sarebbero troppo gravosi alla nazione.
Io ben comprendo quanto malagevole dovrą essere di far abbandonare certe antiche consuetudini; una volta che si č sempre fatto in un modo uon crediamo pi fi che possa farsi diversamente; ma io confido grandemente nella buona volontą, nella somma intelligenza e nella forte energia dell'onorevole ministro dei lavori pubblici.
Io credo che certamente vorrą trovar modo da sciogliere questo gravissimo problema; credo che quello che si č fatto in Francia, in Inghilterra ed altrove, possa e debba farsi anche da noi. Io non ho portati esempi nč di cento, nč di mille chilometri, ma di centinaia
Inoltre, se non erro, parrai aver sentito da qualche onorevole collega che in qualche parte «l'Italia si siano dati simili esempi di buona economia. Nelle Marche e nell'I labri a ci sono moltissime strade. Si sa che le strade uelle Marche e nell'Umbria sono eccellenti. Ogni volta che ho viaggiato in quei paesi mi son rallegrato al veder quelle strade. Ebbene, mi si accerta che il valore delle strade e