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le mie previsioni, essa venne a costare dalle diciassette alle
diciotto mila lire.
Bisogna però dire che si è dovuto attraversare alcuni
siti mollinosi, il che ha cagionato aumento di spesa. Considerate anche le difficoltà che l'Italia presenta in molte Provincie per causa delle frequenti colline e delle molte montagne; noudimeuo convengo che non occorra una grande spesa per la massima parte delle strade di pianura, perchè, dove la pianura è aperta, basta, come tutti sanno, per aprire una via mettere sul tracciato una buona inghiaiata, per avere una strada discreta. Ma ad ogni modo, prese nel suo complesso, io ritengo che le osservazioni dell'onorevole deputato Devincenzi sono importanti e che sono da tenersi in molta considerazione dal Ministero, quando sia per recare in atto alcuno de' suoi giustissimi desiderii di fare strade, auche economiche, purché servibili.
Tornata del 23 maggio 1912.
TORR[GIANI. Quando nel giugno dell'anno scorso fu portata agli uffizi la proposta di legge dell'onorevole ministro dei lavori pubblici, oude accordare un sussidio di 20 milioni per opere stradali uelle provincie napoletane e siciliane, sebbene poco amico di sussidi governativi, tuttavia, attesa la nota circostanza eccezionale in cui si trovano quelle Provincie, votai favorevolmente questa proposta di legge, lamentando però che il signor ministro, colpa forse la poca conoscenza di altri luoghi dell'Italia superiore, non avesse estesi questi sussidi ad altre provincie che si trovano certamente in circostanze, se non identiche, molto analoghe a quelle delle meridionali.
Quando fu noto infatti alle provincie di Massa, di Modena, di Reggio Estense e di Parma questa proposta di legge, i Consigli provinciali, mediante loro deputazioni, furono solleciti di fare delle vive rimostranze al signor ministro, perchè volesse estendere quel sussidio anche alle provincie che abbisognano di opere stradali, o veramente impinguasse quel sussidio medesimo, affinchè queste provincie potessero