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Opere Complete
Volume Secondo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1914, pagine 487

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   «insirrs devincknei
   uuove, il Prefetto è quegli che fa la dichiarazione della pubblica utilità, e le formalità tanto dell'espropriazione quanto dell'indennità sono regolate colla maggior speditezza ed economia. (Vedi Lai du 21 mai 1836, art. 15, 16, 17; Lai du 3 mai 1841, art. 12; Monit. 13 e 29 avril 1841).
   Nel Belgio colla legge del 28 luglio 1824, portandosi un'eccezione alla legge dell'8 marzo 1810, si stabili che i Prefetti avessero facoltà di ordinare l'espropriazione per causa d'utilità pubblica ogni qual volta si trattasse di allargare e rettificare delle strade comunali, o di costruirne delle nuove quando l'iudennità non eccedesse franchi .'$,000 (art. 1. N. 10).
   La legislazione in Inghilterra, ove tanto si è gelosi del diritto di proprietà, va ancora più oltre. Per rettificare delle vecchie strade, e per aprirne delle nuove di qualunque natura esse sieuo e di qualunque importanza (Highu-ays, Turn-pilie roads), eccetto le ferrovie, uon si richiede per l'espropriazione che la decisione di certi magistrati locali. È come di una servitù stabilita per legge. Iu caso di dissenso si adisce il magistrato per attuarla.
   Le strade nazionali e provinciali sono sempre opere eli qualche importanza e non costituiscono che uua piccola parte del sistema stradale di uno Stato. Le strade comunali o consortili, e quelle fatte dagli interessati locali costituiscono per ogni dove la gran massa «Ielle vie di comunicazione. In ogni paese, ove il sistema di viabilità è bene sviluppato, vi sono almeno dieci tanti di queste strade a paragone delle altre. Inoltre queste strade sono numerosissime, e diverse quasi infinite, non constando spessissimo che di pochi chilometri, e sono per loro natura di piccolo valore.
   Ora se si volesse assoggettare queste strade, come il progetto ora innanzi alla Camera vorrebbe, a tutte le formalità richieste dalle grandi opere per l'espropriazione forse sarebbe lo stesso che non farle più costruire. « Le législa-teur a compris que pour des expropriatious aussi peu con-sidérables que le sont celles qui nécessitent le redressemnit, ou l'ouverture des ebemius vicinaux, rnéme de ceux dits de grande