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Opere Complete
Volume Secondo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1914, pagine 487

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Ora che è innanzi al Parlamento un progetto di legge intorno al Museo Industriale Italiano, presentato dal Ministro d'agricoltura, Industria e Commercio, reputo mio dovere, come foudatore e direttore di quello Istituto, pei debiti che ho assunto verso coloro, i quali maggiormente hanno contribuito a costituirlo, e forse anche verso il pubblico in generale, e perche gran beue mi pare che possa derivarne all'Italia, di richiamarvi sopra l'attenzione dei miei Colleglli della Camera dei Deputati, specialmente perchè, ancora assente dal Parlamento per ragion di salute, non so se potrò trovarmi presente alla discussione che si farà di quel progetto.
   Quando io fui chiamato nel 1862, unitamente al compianto Marchese Gustavo di Cavour, a rappresentare il Regno d'Italia nell'Esposizione internazionale di Londra, seguendo i principi della nostra Commissione Reale, che aveva ordinato quella Esposizione, credei mio dovere di fare ogni opera per avvantaggiarmi di quella grande opportunità affin di promuovere, per quanto io potessi, il progresso delle industrie in Italia. Fin dalla sua prima Circolare diceva quella Commissione:
   « Noi siamo sicuri che gl'Italiani non saran da meno negli sforzi, che dovran fare per conseguire la loro rigrm razione economica, che iu quelli che han tatto, e stan tacendo per conseguire la loro rigenerazione politica, persuasi, come pur debbono essere, che non vi sia stabilità politica, che non si appoggi alla prosperità economica; e che le nazioni, presso di cui di pari passo non procedano la rigenerazione politica e la rigenerazione economica, non sieno destinate