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Opere Complete
Volume Secondo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1914, pagine 487

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   del mc9e0 »dcrtum
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   del trasporto in Italia, eccedono anzi che no il v,i un milione. Queste spese di trasporto ,
   poche tat, per acquisto di a,
   nero offerti, e che no, credevamo che fosse necessario * avere, furono fatte parte colle spese di rappresentanza de> Commissari general,, e parte coi risparmi che conseguimmo sui fondi assegnatici per fare quella Esposizione E onesti risparmi sul fondo di L. 1,308,807, assegnato a provvedere a quella Esposizione, che riuscì così utile e decorosa all'I talia, furon tali che 250,000 lire, e forse più ancora ne potrauno essere addetti, secoudo propone il Ministro a completare e definitivamente stabilire questo Museo Industriale.
   Ma non tanto il valore è da considerare, quanto l'importanza degli oggetti, che ora possediamo, per lo scopo cui sono destinati, e la difficoltà forse di riunirli altra volta, non potendosi dire se simile favorevole opportunità ci si presenterà più mai. A varie nostre collezioni, che sono quelle stesse dell'Esposizione internaziouale, sono riuniti studi rilevantissimi, sia di torsioni, tratture e resistenze, trattandosi di metalli; sia di processi, trattandosi di manifatture; sia di coltivazioni e di analisi ed esami dei prodotti, trattandosi di vegetabili, ed altre simili ricerche. Nè qui ricorderemo la raccolta di tutti i libri che, e per l'insegnamento, e per l'utilità delle industrie e del commercio, abbiamo riunita, nella quale fra un'infinità di pregevolissime opere son pur compresi tutti gli studi industriali, agrari e commerciali fatti dalle Commissioni del Parlamento inglese, che, come altra volta dicevamo, costituiscono il maggior tesoro delle cognizioni economiche moderne, e constano di molte centinaia di grossissimi volumi.
   Certo è che lo Stato ora possiede tal quantità (li ogget ., e sì preziosi, che, solo aggiungendovi le produzioni nazionali, che facilissimo sarà di raccogliere come contribuzioni spontanee, avremo un Museo Industriale nazionale de. più compiuti, che mai sia stato costituito.
   Quando gran parte di questi oggetti erano già sUU riuuiti, noi esponemmo all'egregio Marchese G. Pepoli, allora