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giuseppi detincenzi
MINISTRO PEI LAVORI PUBBLICI. Io convengo pienamente nelle idee esposte dal mio amico Devincenzi, ed ammetto in massima il suo emendamento; solo avrei qualche osservazione a fare in quanto al primo emendamento, col quale egli proporrebbe che fossero mantenuti i rimborsi stabiliti colle primitive convenzioni per le ferrovie comprese nell'attuale fusione.
Nè il Governo, nè la Commissione si sono molto preoccupati dell'eventualità di questo rimborso, perchè il Governo è tenuto a corrispoudere una garanzia fino a tanto che queste ferrovie non avranno dato 30,000 lire per chilometro. Ma ciò non basta, quando oltrepasseranno questo limite il di più dovrà servire per rimborsare il Governo dei 47 milioni corrispondenti alle linee di Napoli-Coprano, di Can-cello-Sauseverino, di Ariano-Grosseto, ora consegnate dal Governo alla società.
Ma ciò uon basta ancora. Passati i trent'anni il Governo ha per legge il diritto di riscatto e potrà disporre come egli crederà meglio.
Per conseguenza quando si considera che queste ferrovie fino ad ora hanno fruttato poco, che nelle previsioni su cui si è calcolato, cioè che queste linee nel loro complesso daranno nei primi tempi del loro compimento in media sulla totalità lire 12,500 per chilometro, siamo così lontani dalle trenta mila lire, che uè il Ministero, uè la commissione hanno creduto di preoccuparsi molto di questa eventualità.
Per altro noi uon vogliamo togliere l'adito alla speranza dell'avvenire: però mi sembrerebbe che questo articolo vorrebbe essere redatto in altro modo.
Bisognerebbe determinare in quali condizioni potrebbe avvenire questo rimborso; perchè nell'emendamento, redatto com'è, sarebbe un diritto indeterminato.
Per conseguenza sarebbe per lo meno necessaria un'ag-guinta che determinasse questo diritto indeterminato.
DEVINCENZI. Le primitive disposizioni determinano chiaramente questo rimborso.
MLNISTBO PEI LAVORI PUBBLICI. Ma si fondono in una sola società.