delle reti ferroviarie 115
   DEVINCENZI. Saranno tante amministrazioni separate; e perciò io credo che sia necessario l'emendamento.
   MINISTRO PEI LAVORI PUBBLICI. Certamente qui sarebbe necessario un mutamento di redazione; ma come sarebbe difficile l'improvvisare adesso una variante che bene esprimesse la cosa, pregherei il mio amico Devincenzi a voler acconsentire che sia mandata la sua proposta alla Commissione, colla quale potrebbe concertarsi.
   In quanto all'argomento importantissimo delle tariffe, ho già avuto ieri l'onore di rispondere all'onorevole Torri-giani, che questo è uu argomeuto dei più gravi che si possano presentare.
   Io ho piacere di vedere che tutte le amministrazioni, «Ielle nuove società che vanno a costituirsi, sono anche esse intimamente convinte di questo bisogno d'introdurre delle modificazioni, le quali non souo solamente nel loro interesse, ma anche nell'interesse delle popolazioni.
   Ieri ho risposto all'onorevole Torrigiani che, appena votato questo progetto di legge, si sarebbero convocati i direttori capi delle società ricostituite, e si sarebbe proceduto alla discussione della modificazione delle tariffe. Dopo questo fatto il Governo potrà avere modo di presentare alla prossima Sessione del Parlamento un progetto di legge ben maturato che regoli questa materia.
   Ili conseguenza sopra questo secondo punto l'onorevole Devincenzi mi ha prevenuto, prevedendo la mia risposta, e lo pregherei di voler ritirare anche l'emendamento aggiuntivo che ha proposto, il quale potrebbe essere da lui sostituito col prender atto delle dichiarazioni ehe ho fatto.
   DEVINCENZI. Io credo ehe l'emendamento non fa altro che fortificare il Governo per farlo più risolutamente entrare in questa via, in quanto che l'esperienza delle altre nazioni, e specialmente di ciò che è avvenuto iu Francia ed Inghilterra ci dimostrò come i Governi abbiano sempre dovuto lottare colle compagnie per poter riordinare le tariffe.
   Noi sappiamo che il Governo ed il Parlamento inglese