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Opere Complete
Volume Secondo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1914, pagine 487

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   oipsirrs pevincinzi
   n.
   Senza che io debba stabilire confronti, V. E. esaminando i risultati parziali di ciascun istituto può desumere quali siano quelli che diedero di sò buona testimonianza e quali quelli che lasciano in tutto od in parte a desiderare. Vi sono istituti ove alcuni insegnamenti mostrano di aver attecchito e prosperano, come lo provarono i receuti esami, laddove iu altri troppo manca ancora perchè un vero avviamento scolastico possa dirsi iniziato.
   Egli è da notarsi però che l'insegnamento tecuico secondario è presso noi nato da poco. Eichiedesi tempo e perseveranza di lavoro avanti che possa giungere a quel grado di perfezione, dal quale però uon ci deve parere di esser troppo lontani, se pensiamo appunto alla giovinezza de' nostri istituti. L'insegnamento tecnico uon è ancora ben determinato, e uon è molto che un ministro di una potente nazione a uoi vicina diceva pubblicamente che iu ordine ad esso tutto era a rifare nel proprio paese. E poiché queste lagnanze si fanno da nazioni assai più provette nell'istruzione che non la nostra, non dobbiamo meravigliarci se siamo costretti anche noi a tornare e ritornare più volte sulle cose fatte o disegnate. Ci pare però che l'insegnamento tecnico cominci oggimai a considerarsi presso di noi come un insegnamento di coltura secondaria scientifica, intorno al quale e dal «piale debbano uscire e raggrupparsi scuole speciali attinenti alla pratica e varie secondo i paesi e i mutabili bisogni della civiltà. Se noi quindi proviamo una giusta contentezza a vedere che una sì numerosa falange di giovani accorra ai nostri istituti, uon dobbiamo però perdere di vista la meta tuttavia lontaua a cui agogniamo.
   Il difetto di coltura letteraria può dirsi generale nei nostri istituti, ed è confermato dai rapporti dei Commissari. Sembra che gli alunni sieno ben poco esercitati a comporre, a descrivere, a ragionare. Nè al sottoscritto spetta d'indagarne le cause; principalissime, certo, la uon lieve difficoltà della nostra lingua ad esser bene adoperata, e la deficienza non ancor riparata d'istruzione elementare. Addito all'È. V.