latori pubblici
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d'Italia rendeva ancor più grave tale scia* ecouounco che dal lato politico. Dal lato
sciagura, tanto
mancate produzioni e perchè le necessità del nuovo re*no imponevano una più grave ripartizione dei tributi erariali provinciali e comunali a paesi ai quali i limitati bisogni avevano tino a quell'epoca ristretti in minori proporzioni i pubblici balzelli; dal lato politico, perchè la vera unione non si sarebbe potuta ottenere che il giorno in cui le facilitate comunicazioni avrebbero riavvicinati davvero i membri della nuova famiglia senza che l'ingrossata fiumana o la frana o la lavina ne teuesse disgiunti la maggior parte dei membri per parecchi mesi dell'anno; e perchè infine non arriva l'azione pronta del Governo colà ove non vi hanno strade, il sollecito svolgimento delle strade rotabili nou è solo questione d'economia pubblica e privata, ma è mezzo potentissimo di governo e di vera e non illusoria unione.
Nell'anno 18(53 il complesso delle strade in Italia ascendeva a chilometri 83.931) di cui
Nazionali............Chilometri 13.498
Provinciali........... « 8.995
Comunali............ « 03.466
E la stessa differenza che trovavasi fra provincia e provincia per la viabilità in generale, si rinveniva nella rete delle strade nazionali, che addimostra quanto poco alcuni Governi avessero curato questa importantissima parte della pubblica amministrazione; dappoiché, mentre le più fortunate regioni avevano da metri 40 a 104 di vie costrutte e mantenute a carico dell'erario nazionale per chilometro quadrato, in altre ve n'erano appena da 27 a 35 l).
Esaminate così rapidissimamente le condizioni generali della viabilità tre anni dopo la costituzione del regno, vediamo ora in quale stato le troviamo alla fioe del 1870, cioè dopo sette anni di lavoro e di spese, e dopo che si svolsero
successivamente, vuoi la nuova legge generale delle opere pubbliche, che diede un indirizzo più razionale e nmlorae
Totale chilometri 85.95!)
') Allegato I.