16
GIUSEPPE DE VINCENZI
Cioè ogni anno si spose iu media:
Per manutenzione.........L. 7.972.098.55
Per costruzione e sistemazione .... « 5.986.597,66
Per concorsi e sussidi.......« 940.085,49
Totale L. 14.898.781,70
Ciò nondimeno la mancanza di strade nella maggior parte d'Italia ci si presenta come la più grave questione che ancor ne rimane a risolvere.
1871-80.
Egli è sembrato quindi a noi necessario di studiare in tutta la sua estensione quest'arduo ed importantissimo argomento, e porre nettamente una questione così vitale per le iìostre necessità economiche.
Le strade ordinarie non sono soltanto utili ai territori che attraversano; ma, servendo a portare ai centri di commercio i prodotti dei più piccoli villaggi, risvegliano, a benefizio degli interessi generali, la vita pubblica del paese.
Quantunque ora le ferrovie siau venute a scemare l'importanza delle lunghe vie nazionali, che un dì costituivano l'unica comunicazione fra lontane regioni, pure la strada ordinaria non cessa di avere quell'utilità che si ebbe sempre per l'innanzi; anzi anche le più piccole comunicazioni hanno, a cagione delle ferrovie, accresciuto la loro infinitiva importanza; perocché, e per la rapidità con cui la locomotiva trasporta e uomini e cose dall'uno all'altro centro principale di produzione e di consumo, e per le facilità con cui le versa in quella strada del commercio universale, che è il mare, la via ordinaria vede infinitamente allargarsi la sua sfera di azione. La rapidità degli scambi quadruplica la produzione industriale; e i prodotti dell'agricoltura, che un dì ignorati consumavansi a prezzo infimo sul luogo, dove si raccoglievano, corrono invece ad ingrossare i mercati nazionali e stranieri. E vediamo infatti che l'effetto immediato dello stabilimento di una rete ferroviaria fu per ogni dove uno straordinario accrescimento delle strade ordinarie; pc-