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Opere Complete di Pancrazio Palma (1781-1850)

Giovanni Palma (a cura di)
Giovanni Fabbri Teramo, 1912, pagine 572

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   COMPENDIO
   DELLA STORIA CIVILE
   DEL PRETUZIO
   CAPITOLO I. Stato primitivo del nostro paese.
   La regione, di cui imprendo a scrivere una succinta storia, vien terminata a Greco dall'Adriatico, a Maestro dallo Stato romano, a Libeccio dagli Appennini, a Silocco dal fiume Vomano. Dalle cime de' monti calcarei il suolo degradasi in subappennini prima interamente di tufo più o meno duro, poscia alternato con filoni di argilla, quindi in «erie di parallele .coliine, che vanno abbassandosi fino al mare, divise dalle valli de' fiumi, che tutte si riuniscono alla marittima pianura. Nell'assoluta mancanza di storici documenti interniamoci col pensiero ad immaginare lo stato della nostra provincia nelle epoche più rimote. La zona marittima era sotto del mare fino alle coste o colline; tutto il terreno, da esse alle falde degli Appennini, non altro presentava che un continuato bosco, confusamente ingombro di alberi, di arbusti, di erbe, ripieno di cignali, cervi, lupi, orsi, volpi, daini, capre; ed inoltre infestato da serpenti e rettili senza numero; attesoché spaventosamente multipla è la propagazione di questi ultimi, in paragone de' mammiferi e degli .uccelli. Le'valli de' fiumi non tutte formate, erano un seguito di laghi interrotti da massi di tufo e di

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