DI PANCRAZIO PALMA 29
mina del parroco del 1423 è appellata San Paolo in Abietta: tradizioni preziose, allorché altre contrarie pruove non esistono. Spiega poi detto autore che la Vezzola ha potuto contrarre il nome di Allmlates dalle sue acque, provenienti da terreni pregni di selenite, spesso biancheggianti, tanto che fecero credere ai Eomani che talora scorresse latte, onde T. Livio (Libro 34) ebbe a dire: nuntiatum est Interam-niae lac fluxisse. TI nome di Becsolu, che rincontrasi nei documenti del medio evo, fulle dato dopo l'invasione de' settentrionali, forse dalla parola Buccus, la quale Ducange asserisce che nella prisca loquela de' Galli e de' Danesi significasse riviera che si getta in un fiume, come appunto la Becsolu o Bexolu, diminutivo di beccus. Come sempre il B si < addolcì in F, e VX in Z.
Il Tordino anticamente Batinum ebbe forse presso la foce un paese dello stesso nome, e si può credere che sorgesse sull'estrema collina a mezzogiorno del fiume, ove esistono considerabili indizi. Pare che coli'andar del tempo si corrompesse, in Bexino e poi in Bozzino, come tuttora chiamasi la contrada: ed il monistero di S. Salvatore, posto nell'inferiore parte dello stesso colle, si disse sempre ad Bixinmn o Bicsinurn. Ad un terzo di miglio dal monistero, sulla parte meridionale della stessa collina, si trovava nei bassi tempi un paese o castello nomato Civitella, oggetto [di ripetuti contratti tra gli abbati di 8. Salvatore ed i vescovi Apruti-ni, che se ne disputavano nel secolo XI il feudale dominio.
Il nome di Civitella dato costantemente, insieme con l'altro di Ci vita, a città o castello distrutto, e la qualità de' ruderi rimasti ci dimostrano che fosse stato sostituito a più antico abitato. E si osservi che nei rimoti tempi lo sbocco del Satino era accosto a detta collina, trasferito, come per gli altri fiumi, più a Tramontana dalle correnti dell'Adriatico, le quali costantemente si diriggono dal Silocco al Maestro, tanto nelle sponde italiche che nelle dalmatine.
Il Vomano formava un duplice porto alla sua foce primiera, un miglio o più ad Ostro dell'odierna. Sì il fiume che il paese contiguo furono chiamati Macriuo o Matrino, come hanno alcune edizioni dalla tavola di Peutinger. Sfera-