CAPITOLO III.
Dal principio del Romano dominio
alle invasioni dei barbari. Arti, coltura, strade, governo e religione di quell'epoca.
Cresciuta la popolazione di tutt' Italia, ingrandite le maggiori città, dissodato il suolo coltivabile, cessarono gli Orientali di spingervi altre colonie. Diviso il terreno in tanti piccoli Stati, introdottosi in essi il regime repubblicano o civico, vi ebbero nondimeno diverse federazioni, con centrali conosciute sotto nome di Conciliaboli. Le più ragguardevoli fusero monete. Abbiamo notato che quelle di Atri sono delle più antiche. A quanto su di esse fu scritto dal sig. Delfico aggiungo di aver io avuto da Castronevo nel 1850 un sestante con calceamento, gallo ed oboli nel rovescio. Sebbene consumato quasi per un terzo dall'ossido pure le tre lettere HAT sono chiare sotto le scarpa. Eiguardo ad altre nostre città si assicura dal Delfico che esistevano due medaglie nella collezione del sig. Mccola Sorric-chio di Atri coll'iscrizione PET. Il Palma ci fa conoscere di averne veduta altra simile nel museo del fu bar. Tulli, da far credere che fossero le iniziali di Petrut (Teramo); ma egli riputolle dolci illusioni, e credette che alle tre lettere mancasse un E. da dire BPET, cioè Bretia. Io non divido il suo parere; ma anche nulla posso dire su di esse. In una delle atriane trovandosi l'epigrafe HAT ed altra AS, gli eruditi credono che quel AS significhi Ascoli e sia segno di cordiale federazione. Altra moneta è stata riputata di Teate de' Marruccini, mentre appartiene a Tiate di Ca-P. PALMA, Opere complete %