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Opere Complete di Pancrazio Palma (1781-1850)

Giovanni Palma (a cura di)
Giovanni Fabbri Teramo, 1912, pagine 572

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a cura di Federico Adamoli

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   36 OPERE COMPLETE
   Non molto peggiorò la condizione delle nostre popolazioni nell'essere assoggettate a Eoma; attesoché furono considerate come alleate, giusta possiamo dedurre dalle parole dì Plinio... quondam iiberrimae multitudinis CCCL1L milia pi-centium in fidem Poetili Romani venere.- E sebbene esso ed altri autori, che scrissero dopo la divisione dell'Italia imperata da Augusto, non parlino peculiarmente dell'assoggettamento de' Pretuziani, Atriarii e Pinnensi, è chiaro che li compresero nella sommissione dei Piceni. Allo stesso modo Silio Italico, allorché encomia il valore della' Pretuziana gioventù, che combattè sotto il console Claudio Nerone nella seconda guerra Punica, la chiama socia. Al principio di questa furono mandate colonie a Fermo ed a Castro (Patere. 1.1., e. 14).
   Fedeli a Eoma insieme con gli Atriani si mantennero i Pretuziani nel momento più critico della romana repubblica, in modo che giunto in queste regioni Aunibale ne devastò il paese, ne consumò i vecchi vini, che trovò in gran copia a ristorare i suoi guerrieri non solo, ma a farne lavande pei cavalli dell'armata, affin di liberarli dalla scabbia. Quindi tali barbarie dell'Africano, esacerbando i guerrieri sdegni dei Pretuziani, feceli volare a riunirsi al suddetto console e combattere tanto valorosamente contro Amilcare, già pervenuto al Metauro in ajuto di Annibale, da meritare lo splendido elogio del menzionato poeta.
   Tum qua viti/eros domitat Praetutia pubes
   Laeta laboris agros, et peìina, et fulmine, et undis
   Hibernis, et Acliemenio velocior arcu
   Evolat...................
   La condizione dei soci, al qual titolo erano anche riuniti i Marsi, i Peligni, i Marruccini ed i Frentani nell'anno 449 di Eoma, era ben differente da quella dei vinti. Gli alleati ritenevano le loro leggi ed i loro magistrati, non ad altro tenuti che a mandar uomini e sussidii nelle guerre, il risultato delle quali era però tutto a vantaggio di Eoma. Né contenta questa di semplici patti voleva che le città alleate accogliessero un certo numero di cittadini romani, da fram-

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