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Opere Complete di Pancrazio Palma (1781-1850)

Giovanni Palma (a cura di)
Giovanni Fabbri Teramo, 1912, pagine 572

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a cura di Federico Adamoli

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   42 OPERE COMPLETE
   lino, fra l'agro pretuziano e l'ascolano al castello romano, detto oggi del re Manfrine, forse perché Manfredi lo ristorò, nel quale sono visibili i rimasugli romani nella parte settentrionale, mentre nella meridionale osservansi vecchi materiali ricostruiti: quindi pei piani di Faraone e di Garrufo, donde imboccandosi nella valle della librata, andava a ricongiungersi colla Salaria. Presso Vallorina due miglia all'Oriente di S. Omero rimane una colonna milliare, ora dentro il paese, nel cortile di casa Tanzi. È un cono troncato alto palmi 3, di calcare lacustre, alquanto degradata da pori sopra base quadrata. Nel fusto si legge
   L. CAECILI. Q. P — METEL. COS — OXIX — ROMA.
   Il Sig. conte Borghesi, dietro ragioni espresse nel Bollet. di corrispondenza archeologica del 1833, avvisò che qui si alluda a Lucio Cecilie Metello Diademato, figlio di Q. Me-tello Macedonico, console nel 637 di Eoma. Da questa lapida si è desunto il nome di, Metella alla descritta strada; e scorrendola nel modo riferito si trova esser Vallorina veramente alla indicata distanza da Eoma. Crede Bergier che non si cominciassero a dedicar lapidi itinerarie che ad Augusto ed ai successori. Questa, anteriore di* un secolo, dedicata ad un console lo contradirebbe.
   Ecco dunque due altre strade tralasciate dagl'Itinerarì e da classici, non essendo che braccia della salaria, ma pur di pubblico dritto come dalle descritte colonne milliarie si ravvisa. Bergier ha solo notato (L. ITI. pag. 430) che dalla Salaria, come da un tronco, si diramavano altre vie minori. È stato sostenuto dal sig. Martelli che di quest'ultima si avvalse Annibale per passare dall'Atriano e dal Pretuzio già devastati al paese de' Marsi e. de' Peligni. Tale opinione è avvalorata dalla riferita volgare tradizione, e dalle ossa di elefante rinvenute presso Amatrice, ora in casa Drago-netti. È verisimile che dal punto detto maceria della morte o piano de' morti, si distaccasse un tratto di strada, la quale proseguendo a destra pel colle ove credesi esistita Bere-tra, e quindi per Tofo e Torricella, giungesse ad Interamnia.
   Né le descritte strade soltanto agevolavano il commercio de' Pretuziani, che di altre abbiamo sicure tracce. Fra esse

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