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Opere Complete di Pancrazio Palma (1781-1850)

Giovanni Palma (a cura di)
Giovanni Fabbri Teramo, 1912, pagine 572

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   46 OPERE COMPLETE
   Truento, per la nostra Salaria, quindi per la Valerla av-viossi a Roma, battendosi la sua vanguardia con quella di Domizio parteggiano di Pompeo, che contrasta vagì i il passaggio di un ponte sull'Aterno, tre miglia al di qua di Oorfinio. Stabilito più tardi sul trono Ottaviano Cesare Augusto altre colonie inviò a Truento, Casto, Beretra ed A-terno: e l'arbitrio di lui (giusta si ha da Frontino) giunse a staccare una parte dell'agro pretuziauo fino alle mura della città per impinguarne la colonia ascolana. Sicut in Piceno fertur Intcramnitum Praetutianorum quandum oppiai partem Asculanorum fine circ-umdari; come dispose di un segmento della pertica di Mautova, da lui concesso alla sua colonia di Cremona; perlocchè Virgilio lamentava:
   Moiìitue vae miscrac nimium vicinae Gremonae.
   Dello stesso imperatore, dice Balbo, Castranus ayer leye Augustea est assignatus. Conservò per altro Ottaviano alcun riguardo per gl'Italiani, accordando a tutt'indistintamente il dritto di cittadinanza; mentre altri paesi erano considerati vettigali, stipendiarii, tributarii. Partì l'Italia in undici regioni e fu allora che la nostra provincia, sempre divisa per municipi, fu riunita legalmente al Piceno, che formava la quinta, separata dalla quarta mediante il fiume Aterno. I Marsi ed i Testini transappenuini rimasero inclusi nella Valerla, nell'atto che i Marruccini ed i Frentani erano annessi al Sannio, dal quale gli attuali due Appuzzi ulteriori rimasero sempre estranei. Intanto quanti dotti crederono di nomar le tre provincie col nome latino di Samnium e spacciarono che i loro abitanti furono Sanniti!
   E pare che durante la romana dominazione molte illustri famìglie avessero in dono o acquistassero nel Pretuzio diversi lati-fondi, cui dettero il proprio nome, munendoli di case per abitazioni dei coloni e forse dei padroni, giacché molte di esse sono ricordate da lapide funerarie rinvenute nel nostro suolo. Venuti i barbari trovarono dei feudi belli e fatti e li occuparono. Quindi vari paesi e villaggi riconoscono da ciò la loro frazione. Tali Ganzano, Azzano, Caz-ziano poi Guazzano; Scaziano, ora Colleminuccio, ciascuno de' quali fu probabilmente Campus Attianus. Carrufo presso

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