ferire il passo di Cluyerio prosegue a dire :„ Infatti • „ sulla strada che oggi si fa per andare da Ascoli „ a Roma, viaggiando per gli avanzi dell'antica strali da salaria, vedesi Acùmulo che sorge in un col-„ le in distanza di una quarta parte di miglio da „ detta strada. „ Ed il Golucci riguardo Vico suddetto propende al sentimento di Annibale Borri ascolano, che pone quel Vico presso Arcuata, là quale , secondo lui, è posta similmente per la strada salaria. Ma l'una come l'altra di queste asserz ioni sono gra-.tujte ed erronee. Anche noi non avendo dòpo la tèrra di Posta vedute vestigia dell' antica via salaria per l'attuale strada , avevamo inconsideratamente creduto , che sparite quelle per antichità e per naturali sconvolgimenti non si trovassero che nelle. vicinanze di Ascoli. Non avemmo però l'ardimento-di supporre che gli antichi romani avessero costruita quella strada nel nostro territorio lunghesso il fiume Tronto, come lo sarebbe, se l'anzidetto Vico e la detta strada fossero stati presso Arquata, secondo l'opinione del Borri seguita dal Colucci e da qualche altro.
   Un tanto errore non fu certamente commesso dagli antichi romani. Dapoichè nel supposto caso sa-rebbesi passato e ripassato piò volte il fiume Tronto s oltrecchfe un fiume superiore e rapido avrebbe colle ripetute indispensabili alluvioni trascinato seco qualunque costruzione. La via salaria dunque, passato appena detto fiume , ascendeva tosto gradatamente per indi scendere nello stesso modo nell* Ascolano. Il monumento anòora esistente di quella strada segnato nell' annessa pianta ne porge una chiarissima dimostrazione. E se presso di noi non rimangono rovine di antico ponte, dobbiamo ricordarci dei riportati avvallamenti, e delle anzidette al-
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