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Quadro storico analitico degli atti del Governo
de' domini al di qua del Faro - Manuale per gli uffiziali giudiziarj ed amministrativi

Stamperia Flautina Napoli, 1833, pagine 419

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Due amti dopo pelò , vale a dire nell' anno iGgi lo stesso viceré dovè accrescere il prezzo di tutte le monete di nuova coniazione , tanto cioè le sue quanto quello del marchese del Carpio e 1' aumento fu di due grana a carlino. Conseguentemente il carlino del marchese del Carpio divenne grana tredici , il tari grana ventisei, il mezzo ducato carlini sci e mezzo, il ducato carlini tredici. Cos'i il grana otto del iG8g divenne carlino, il carlino dodici grana, il tari ventiquattro, il mezzo ducato sessanta, e il ducato cento venti, e secondo questa valutazione fu-ron battute le monete che conservano tuttavia il lor valore nominale. Hanno esse lo stesso tipo, cioè la tosta coronata del Monarca da uua parte e il Toson d' oro dall'altra; e questi sono tuttavia gli odierni carlini, lari, mezzi ducati , e ducati .
   Il Re Filippo V venendo in Napoli nell' anno 1702 fece coniare lo sue monete di argento cioè il cinque carlini , il tari ed il carlino con l'effigie del Monarca senza corona in capo da una parte e con l'epigrafe : Pirri.rje-vx s V. D. G. «ex IItspaxiarlm et Neavoms c con le armi di Spagna inquartate co' gigli di Francia dall' altra c col motto : Ilmutas universa.
   Il re Carlo 111 divenuto padrone del regno di Napoli l'anno 1707, fece coniare il carlino col suo impronto da una parte e con l'epigrafe : Caroi.us III D. G. nrv IIispanix et Neapolis ; e dall'altra parte le armi reali con le parole : Fide et armts . Fletto imperatore le coniare nel 1713 il dieci, il cinque, il due carlini con 1' epigrafe : Carolus IV Romaxorum tmi-erator ITr— span'Ije , utriusque sicitiARUM li ex 1713 , oltre il carlino con la sua effigie da una parte con l'iscrizione : Ca-rolus Dei gratia romaxokum iìuperator , e dall'altra con la croce di Gerusalemme c col molto : in hoc signo vin-cr.s. Nell'anno 1716 avendogli l'Imperatrice Flisabetta sua moglie procreato nn figlio maschio , fece zeccare il due carlini ed il carlino di uguale impronto , cioè col-l'impronto dell'Imperatore coronato di allori insieme con l'imperatrice da una parte e con l'epigrafe: Carol. et Emsab. ime., e dall'altra una Pallade armata di lancia nella destra con un bambino alla sinistra col molto • Propago impettli I716.
   Di queste monete il Galanti nella sua descrizione del Regno non c'informa del preciso quantitativo emesso dalla