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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   8a
   anche i pubblici mali di qtoella trista stagione . Con esso Antonia c Mauro di lei figlio -venderono a Giovannuccio di Cicco Fiore un terreno ai Ri-pacannoni , pertinenze di Campii , iu contrada di S. Pietro in Pestilo , pel prezzo di trenta ducati di oro , onde riscattare Antonio di Andrea di Campii , rispettivo marito e padre , da quattro settimane tenuto prigione dalle genti di Cola Ursini , nel territorio del Castello di Berbicacio . Cola è lo stesso clic Niccola Orsini , Conte di Manoppcllo , partigiano di Luigi II.
   A non ispczzare il filo degli avvenimenti , direttamente o indirettamente riguardanti Carlo di Durazzo , ho rigettata alla fine del presente Capitolo la memoria trasmessaci dal Necrologio ( in sclied. Antin. ) cioè che nella mattina de' 22. Ottobre i384- per violenta scossa di tremuoto, minarono iu Teramo molle case , e rimasero schiacciale più di venticinque persone .
   CAPITOLO XLIV.
   Princip] del Re Ladislao . Origine delle civili fazioni di Teramo , e delle pretensioni su questa Città de1 Sigg. di Acquaviva,
   Governando Margarita con mano debole ed inesperta il timone dello Stato , costretta a trattenersi in Gaeta , come in asilo sicuro , co' figliuoli , per anni parecchi : ardendo i Baroni e le Città in continue guerre tra il partilo di Durazzo , e di Attgiò : tacendo le leggi , e nulla più infrenando le passioni ; aspettarsi bisogna luttuose vicende nella nostra Regione . In Teramo il prurito di signoivggiare rodeva egualmente i due più polenti cittadini Errico , cioè , di Roberto de Melatino , ed Antonello di Giovanni da Valle , fratello del Vescovo . Oh a quali abissi può spingere una passione, quasi impercettibile nel nascere ! La gelosia degenerò in odio , 1' odio in fazioni . Prevalendo la fazione del secondo , questi ( dice Muzj di. 3. ms. ) » nell'anno i388. scacciò dalla Città Errico , i Fratelli ^ i Figliuoli , e » tutl' i Cittadini , clic lo favorivano , non senza morte di molli , che nel » partirsi fecero resistenza . » Eppure non bisogna credere che 1' intera fa-» miglia de Melatino fosse stala bandita . Il più volte citato vecchio bollano , disgraziatamente per la nostra Storia finisce con una bolla de' io. Dicembre i38g. con cui ventisette Canonici presenti, fra i quali Antonias Henrici de Melatino , istituirono nella Chiesa di S. Felice a Putignano Paolo di Ripaltone , a presentata di Roberto de Melatino, per la mellà del patronato e di altre oscure persone di Putignano , di Sorlata , e di Teramo per 1' altra metlà . Rimasero dunque in Città il padre, ed un figlio almeno di Errico. E quand' anche suppongasi che Roberto facesse la nomina da qualche luogo fuori la patria , o per mezzo di procuratore ; sarà sempre vero , che Antonio di lui nipote era presente in Giostro della Casa Capitolare . È osservabile che Roberto nou è contrassegnato nè col Sir, ne col noltil Uomd, come solevano esserlo , e gli altri di sua famiglia . E come poteva il .£an-ceUiere Capitolare azzardarsi a dare simili titoli di onore a soggetti invisi al tiranno ? Tiranno viene Antonello chiamato da Muzj e da Ughelli . E veramente aveasi egli arrogale tutte le attribuzioni , le quali per lo avanti tra il Regio Capitano ed il Civico Magistrato erano divise . Disunendo delle pubbliche rendite , dei beni degli esuli , ed imponendo . taglie a suo talento ; poteva stipendiare una truppa di aderenti , destinata in j«ute a